La scienza ha bisogno di nuovi orizzonti comuni fra le due discipline
NOTIZIE – Strano che ci abbiamo messo così tanto, finalmente però la comunità scientifica (per il momento quella statunitense, ma siamo certi che il resto del mondo seguirà a ruota) reclama a gran voce una maggior integrazione delle discipline matematiche e computazionali nei curricula biologici. Fra i tanti segnali in questo senso è anche l’edizione speciale del giornale CBE -Life Sciences Education che contiene ben 24 pezzi (fra commenti e veri e propri articoli di ricerca) dedicati al tema.
La bio-matematica, o la mate-biologia, può rappresentare un futuro per gli studenti di entrambe le discipline. Nell’edizione speciale del giornale un nutrito gruppo di scienziati suggerisce nuovi modi per integrare il pensiero matematico alle discipline biologiche e soprattutto il loro insegnamento, e dal punto di vista totalmente opposto introducono anche una serie di problemi biologici nell’apprendimento della matemtica
“La comunità scientifica e accademica americana sta segnalando da tempo la necessità di rivedere i curricula biologicia in modo che la preparazione matematica e computazionale dei futuri ricercatori nel campo delle scienze della vita rifletta gli strumenti e le pratiche della scienza,” ha commentato Pat Mersteller dell’Università di Emory, che è stato co-editore del numero speciale della rivista insieme a John Jungck del Beloit College. “Questa edizione celebra i progressi fatti nell’incorporare il ragionamento quantitativo nei corsi di biologia, e l’integrazione degli esempi biologici nei corsi di matematica.”