Un sisma colpirà Roma il prossimo 11 Maggio. Lo direbbero le previsioni di Raffaele Bendandi, dagli anni ’20 noto alle cronache come “l’uomo che prevede i terremoti”.
IContinuano a moltiplicarsi le bufale in qualche modo legate al terremoto dell’11 marzo. Riprende così vita la notizia in circolazione già da parecchio tempo secondo cui si è previsto con certezza che un terremoto colpirà Roma l’11 maggio 2012. Questa volta Giampaolo Giuliani non c’entra perché il sisma sarebbe stato previsto in base alle teorie di Raffaele Bendandi. Come Giuliani, Bendandi non era uno scienziato, non tanto per la mancanza di una qualsiasi formazione accademica quanto per l’incapacità di riconoscere che i fatti non si accordavano con la propria teoria e che ne pretendeva la credibilità presso la comunità scientifica rendendo però pubbliche solo le “previsioni” e i cenni generali del metodo, che custodiva gelosamente. Il suo nome è tuttavia riuscito a fare breccia soprattutto grazie all’attenzione che i media gli diedero negli anni ’20 del secolo scorso, a partire da un articolo su Il Corriere della Sera del 1924 che gli dava credito della previsione di un terremoto il 2 gennaio a Senigallia, rendendolo “L’uomo che prevede i terremoti”.
Riguardo a questo episodio ci sarebbero parecchie cose da dire, ad esempio il terremoto secondo Bendandi avrebbe dovuto avere (citando dall’atto notarile del 20 dicembre con cui Bendandi ha voluto ufficializzare la cosa) «probabile epicentro nella Penisola Balcanica, o tutt’al più nell’Egeo» e che se tutta l’Italia è a rischio sismico, Marche e Abruzzo lo sono particolarmente ma saltiamo alla questione fondamentale: come si sosteneva la prevedibilità dei terremoti?
Citando Bendandi in persona da un’intervista del 1968 (inizio al minuto 6:34 a questo link), i terremoti hanno un’origine «prettamente cosmica e il terremoto avviene, secondo i dati da me raccolti e controllati, quando nel giro mensile di una rivoluzione lunare l’azione del nostro satellite va a sommarsi a quella degli altri pianeti» e alla successiva domanda dell’intervistatore «quindi sarebbero prevedibili i terremoti?» rispondeva «prevedibili esattamente».
Statisticamente le previsioni di Bendandi non sono particolarmente misteriose. Giustamente Bendandi aveva capito che per comprendere i terremoti i dati storici erano fondamentali, e gli va dato atto che il suo lavoro di catalogazione può essere ancora di aiuto ai sismologi, perché questi ci dicono che c’è una certa regolarità del fenomeno: le stesse aree sono colpite più volte a intervalli, ma non c’è nessuna ragione per ritenere questa regolarità come conseguenza dei moti planetari il che, unito alla vaghezza delle previsioni smonta rapidamente il fenomeno, come del resto faceva notare anche un articolo di Time del 1931. Per quanto riguarda l’influenza dei pianeti il discorso è analogo a quello visto nel caso della “super” Luna del 19 marzo. Sappiamo che la gravità della Luna (e del Sole) esercita un’influenza tangibile sul nostro pianeta, causando le maree e addirittura deformazioni della crosta terrestre abbastanza spiccate da essere rilevabili con i giusti strumenti, ma niente di paragonabile a ciò che serve per innescare l’incredibile rilascio di energia di un sisma. Per dare un’idea, il terremoto dell’11 marzo era oltre i 450 megatoni come energia liberata, centinaia di migliaia di volte quella delle esplosioni nucleari di Hiroshima e Nagasaki messe assieme.
Attendibilità a parte, c’è da aggiungere che Bendandi non ha mai previsto un terremoto per l’11 maggio 2011 a Roma.
Si tratta di una bufala nella bufala, nata e cresciuta in Rete, simile a quegli allarmi attentato una volta tanto frequenti nella posta elettronica che dicevano di non prendere questa o quella metropolitana la tal data perché lì i terroristi avrebbero colpito.
Per rendersene conto basta ascoltare le dichiarazioni di Paola Lagorio, presidente dell’istituzione culturale “La Bendandiana” che ha in cura le carte e gli strumenti sopravvissuti a Bendandi, rilasciate nientemeno che a Voyager: tra le carte superstiti di un misterioso incendio si sono trovati diverse annotazioni, tra cui il numero 2012, ma anche ammesso che si tratti di date (Bendandi non aveva mai azzardato previsioni così a lungo termine) non c’è altro che indichi un giorno o un luogo.
Ecco lo spezzone del lungo servizio di Voyager “Il profeta inascoltato” dedicato a Bendandi che contiene la smentita ufficiale (minuto 2:10 in poi).
*UPDATE 8 aprile 2011*
Segnalo su Query, la rivista on-line del CICAP, l’articolo di Sofia Lincos che va alle radici della bufala. Prima del web c’erano i parabrezza della macchine.
http://www.queryonline.it/2011/04/08/terremoto-a-roma-teorie-e-terrorismi/
*UPDATE 15 aprile 2011*
Segnalo sull’argomento il video rilasciato ieri dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
*UPDATE 11 maggio*
Il live blogging su Query
In occasione dell’Open Day dell’INGV di Roma, sul canale youtube saranno caricati aggiornamenti periodici dalla sala sismica. Ecco l’aggiornamento delle 9.30.
Leggi anche: I signori dei terremoti. La comunicazione post sisma
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