CRONACA

La fattoria degli insetti

NOTIZIE – È l’uovo di colombo, ma farlo funzionare in occidente non sarà così facile. Più semplice in alcuni paesi in via di sviluppo che già prevedono gli insetti nella loro dieta. La prossima settimana in Laos verrà inaugurata una fattoria “modello” per l’allevamento degli insetti a scopo alimentare.  Voluta dall’Università di Laos è in parte sponsorizzata da un progetto più ampio della FAO per stimolare l’uso di tecniche sostenibili ed efficaci per l’allevamento di animali di dimensioni ridotte, come grilli e cavallette, vermi e formiche al fine di  combattere la denutrizione e la povertà nei paesi in via di sviluppo.

Non è cosa facile da fare ovunque. In molte culture, prima la nostra, gli insetti non sono considerati cibo e anzi suscitano disgusto,. In Laos però si trovano le condizioni ottimali per un esperimento del genere: la popolazione già integra la propria dieta con insetti. Normalmente però vengono raccolti in natura, e l’allevamento rappresenta una via promettente. Molti studi hanno dimostrato che gli insetti possono essere una fonte importante di proteine, con il vantaggio enorme di avere un basso impatto ambientale (soprattutto questo tipo di allevamento produce emissioni basse di CO2).

Gli insetti allevati oltre che direttamente come cibo potranno fornire mangime per altri allevamenti più tradizionali. E già qualcuno sta studiando come ridurli in polvere per renderli più appetibili a un mercato occidentale.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.