Nei giorni scorsi, le temperature in parte dell’Europa hanno fatto sbocciare colorate confusioni tra meteo e clima, scienze opinioni, opinioni e fatti anche nei giornali più accreditati. Il fiore di oggi è stato colto da Paolo C.
IL PARCO DELLE BUFALE – L’8 aprile Il Corriere della Sera pubblicava le previsioni dei meteorologi anche sui rischi di valanghe in montagna e descriveva la bella cascata comparsa sopra Cortina con un mese di anticipo. Non pago di dare informazioni corrette ma già riportate da tutti, l’anonimo autore aggiungeva alcuni pareri personali.
SCIENZIATI DIVISI – Più volte, nel passato, la Terra ha vissuto ere glaciali, con la calotta polare che arrivava, al nord, sotto la latitudine delle Alpi. Il motivo di queste variazioni non è noto,
allo scrivente, chi è andato a scuola sa che le ere glaciali sono legate, tra l’altro, a variazioni dell’orbita terrestre
né si sa con certezza che il riscaldamento tendenziale riscontrato negli ultimi 200 anni, da quando è cominciata la civiltà industriale, sia davvero frutto dell’attività antropica, ovvero dei gas immessi dall’uomo nell’atmosfera. Al riguardo, gli scienziati sono divisi, ma la maggior parte ritiene che in realtà siamo di fronte a una variazione climatica naturale, alla quale l’uomo contribuisce in misura infinitesima.
Una maggioranza bulgara ritiene che in realtà siamo di fronte a una variazione accelerata dal contributo dell’uomo, e la pensa così anche lo scienziato che sarà rimasto sorpreso nel vedersi attribuire queste dichiarazioni:
«Il caldo di questi giorni è sicuramente un fenomeno anomalo, legato all’effetto serra,» dice Giampiero Maracchi, ordinario di Climatologia all’università di Firenze. «Non c’è alcun nesso con il terremoto del Giappone e il conseguente spostamento dell’asse terrestre. Gli effetti di questa variazione potrebbero semmai presentarsi il prossimo anno: con l’anticipo o il ritardo della primavera.»
estratte dal contesto. L’originale è una notizia dell’ADN Kronos in cui il prof. Maracchi che sceglie con cura le parole per essere sintetico e non frainteso.