Il dott. Stefano Dalla Casa ha scoperto una bovina figlia di Sigmund Freud, Samuel Hahnemann, Edward Bach e Australiani, ma per completarne il pedigree alla custode serve un po’ di documentazione.
IL PARCO DELLE BUFALE – Dal Giornale dell’11 aprile si apprende che “Ora anche cani corrono dallo psicologo”:
Il marito ci ha lasciato e i figli stanno crescendo? Il lavoro ci annoia e uscire con le amiche non ha più il sapore di una volta? Allora ci rifugiamo in Fido, Fufi, Rocky, li subissiamo di coccole e attenzioni, li vestiamo alla moda, li omologhiamo al nostro stile di vita, e finiamo per caricarli di un eccessivo peso affettivo e di troppe responsabilità, affibbiando loro un ruolo che non gli appartiene. Il risultato è che i nostri amici a quattro zampe diventano vere e proprie spugne, assorbendo stress e fobie che sono più le nostre.
Diagnosticata l’origine del problema, Tiziana Paolocci ne delinea le conseguenze cliniche ed economiche:
cresce il numero degli esemplari che finiscono dallo psicologo, o meglio dal comportamentista, che li sottopone a veri e propri cicli di terapia. Ogni seduta costa dai 30 ai 100 euro, se si escludono poi i trattamenti con medicinali omeopatici, come i fiori di Bach o Australiani che aiutano a controllare i disturbi emozionali.
Per informarsi sul protocollo terapeutico, Tiziana Paolocci si rivolge a
Claudio Minoli, istruttore comportamentista del Centro Cinofilo Psycodogs di Bari
secondo il quale i tradimenti coniugali, i figli adulti e gli abiti griffati non paiono causare turbe psichiche agli animali da compagnia:
I problemi per cui ci contattano sono diversi… dalle fobie, all’ansia, alle sociopatie, all’aggressività. Queste paure possono essere genetiche o derivate dall’essere stati cresciuti in maniera errata dall’allevatore o dal padrone…
Quanto al protocollo
Noi facciamo una rieducazione
con il classico addestramento a base di clicker, frisbee ed esercizi fisici, in base al principio mens sana in corpore sano adottato anche dall’altra esperta consultata. Dallo psicologo corrono quindi i gatti, deduce la custode.
Tuttavia le resta una perplessità sui destinatari dei trattamenti con medicine alternative. E’ certa che Fido, Fufi e Rocky ingoino pilloline di saccarosio, acqua dinamizzata dal contagocce e tisane di fiori, ma non sa di gatti disposti a fare altrettanto sopratutto se indossano un vestito alla moda. Qualche lettore o lettrice dispone di informazioni in merito, meglio se documentate con fotografie?