Secondo la versione di un tecnico, i danni al reattore sono stati provocati già dall’onda sismica alla quale la struttura non avrebbe resistito, provocando così una immediata fuoriuscita di radioattività.
NOTIZIE – Secondo la versione ufficiale diffusa finora, il reattore di Fukushima 1 avrebbe resistito perfettamente all’impatto del terremoto mentre sarebbe stato lo tsunami a provocare i danni, interrompendo la fornitura di energia elettrica e di conseguenza il sistema di raffreddamento. E soltanto quando le batterie di riserva si sono esaurite sarebbero insorti i problemi.
Secondo un report più recente, la radioattività sarebbe invece già salita all’interno di Fukushima 1 già nei secondi immediatamente successivi alla scossa e prima che arrivasse l’onda dello tsunami. Questo sospetto emerge dal fatto che la radioattività sarebbe arrivata dal nucleo fino al reattore entro poco tempo, cosa che è stata effettivamente misurata dai dosimetri posti all’interno dell’edificio del reattore. Questa idea era già stata prospettata in una conferenza stampa alla fine di marzo dall’ingegnere Mitsuhiko Tanaka che ha partecipato alla progettazione del reattore 4.
Secondo il tecnico, i primi dati misurati dal reattore 1 descrivono la situazione 12 ore dopo il terremoto. Nel contenitore del reattore, dove si trova il materiale nucleare, la pressione era scesa dai normali 7 Megapascal a 0,8 Megapascal. Contemporaneamente anche il ivello dell’acqua di raffreddamento era sceso rapidamente. Nel contenitore di sicurezza, all’interno del quale è posto il contenitore del reattore, la pressione era invece salita da 0,1 a 0,8 Megapascal.
Queste variazioni di pressione sono, secondo Tanaka, un indizio dell’esistenza di una perdita nel sistema di raffreddamento. Questa analisi potrebbe spiegare il fatto che si sia misurato un aumento della radioattività già subito dopo il terremoto. Non sarebbe stato quindi lo tsunami la causa della fuoriuscita radioattiva, ma l’onda sismica stessa alla quale la struttura non avrebbe resistito. Il reattore sarebbe quindi stato fuori controllo già dall’inizio dell’evento sismico.
Se tutto ciò dovesse venire confermato, servirà un’ulteriore e ancora più approfondita riflessione sui rischi connessi alle centrali nucleari: anche i terremoti, contrariamente a quanto sostenuto finora, possono essere all’origine di gravi incidenti. In particolare in Italia, che è uno dei paesi più sismici del mondo, questa prospettiva dovrà essere valutata con la massima serietà.
Su Fukushima, la sua storia, le analisi degli esperti, le possibili soluzioni e i rischi connessi con i terremoti, Der Spiegel dedica un ampio e documentato dossier. In tedesco.