Medici cattolici propongono l’omeopatia come “cura” per l’omosessualità. No, sul serio: parola di Der Spiegel.
IL PARCO DELLE BUFALE – Dalla cura del colera ad Haiti, a fantasmagoriche vaccinazioni contro gravi malattie infettive (malaria in primis, a seguire febbre gialla, dengue etc…) passando per un raffinato protocollo di profilassi (via newsletter) per difendersi dagli isotopi radioattivi emessi da una centrale nucleare in avaria, sembra proprio che non ci possa essere freno alle applicazioni della più ridicola fra le pseudoscienze in campo medico, ma proprio quando si comincia a pensare che nulla potrebbe più stupirci, l’Omeopatia (occhio alla maiuscola) è pronta a dimostrarci che ci sono più cose in Cielo e in Terra di quante ne sogni la nostra filosofia: ora, in Germania, anche l’omosessualità si “cura” con acqua e zucchero.
Il settimanale Der Spiegel ha ripreso la notizia già apparsa sulla rivista on-line Telepolis: stando al sito dell’Associazione dei medici cattolici tedeschi (BKA, Bund Katholischer Ärzte), sono disponibili trattamenti dell’omosessualità basati sull’Omeopatia.
La pagina in questione ora è stata modificata (accompagnata da una nota piccata sulla recente opera di disinformazione da parte dei media) e, anche se si conferma l’esistenza dei trattamenti omeopatici accanto a quelli psicoterapeutici e alla consulenza religiosa, ora non è più possibile leggere quale tra le tante pozioni omeopatiche dovrebbe guarire le inclinazioni sessuali di qualcuno.
Fortunatamente Der Spiegel si è procurato uno screenshot e chiunque ora può verificare che la magia si può compiere grazie a una diluizione omeopatica di Platinum Metallicum.
Il presidente dell’associazione, Gero Winkelmann, ha dichiarato allo Spiegel:
Sappiamo di persone con tendenze omosessuali che si trovano in enorme travaglio psicologico e spirituale, e ne soffrono molto. Se qualcuno è infelice, malato o sente di essere in crisi, dovrebbe avere la possibilità di trovare con noi delle alternative per stare meglio.
Non è chiaro a questo punto se il Platinum dovrebbe allora servire a tenere sotto controllo le pulsioni omosessuali oppure ad affrontare lo sconforto derivante dal fatto stesso di provarle ma, visto che in ogni caso si tratta di pillole di zucchero difficile stabilire quale delle due opzioni sia la più sensata.
Voler curare l’omosessualità con l’Omeopatia è come voler curare i capelli castani con la Smorfia napoletana: da una parte qualunque sia l’opinione dei medici cattolici tedeschi l’omosessualità non è una malattia, o un disturbo, o un’anomalia o qualunque altra eufemistica variazione venga in mente, dall’altra l’Omeopatia è acqua fritta.
Acqua fritta molto costosa che il nostro Servizio Sanitario Nazionale finanzia profumatamente.
Mi permetto, per una volta, di chiudere con una nota personale.
Originariamente, l’attacco di questo articolo avrebbe dovuto essere più o meno così:
Nell’attesa che gli omeopati propongano una cura per difendersi dal nuovo coli, dalla patria di Hahnemann un’altra notizia scuote le fondamenta della medicina.
Ho dovuto rinunciare a causa di questa segnalazione piovuta stamane nella mia casella di posta:
da http://www.naturalshop.info/carta_i_promo_mod_email.asp?cod_mod=ESCHERICHIACOLI
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