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Acqua su Mercurio?

CRONACA - La cerchiamo su Marte, la cerchiamo sulla Luna e anche su Mercurio, il pianeta così caldo che nelle zone più illuminate la sua temperatura scioglierebbe il piombo. Secondo gli scienziati del team di MESSENGER, la sonda NASA in orbita intorno a Mercurio da marzo di quest'anno, sul pianeta ci potrebbero essere zone perennemente in ombra in cui trovare acqua allo stato solido (ghiacciata). L'antefatto di questa storia è che nell'ormai lontano 1991, gli scienziati avevano notato che certe zone opache e scure alla luce visibile (nell'area del polo nord del pianeta) "brillavano" ai radar. L'acqua (il ghiaccio) si comporterebbe proprio cosi, ma questa prova non è sufficiente. Ora però sono usciti due studi che corroborano l'ipostesi, anche se ancora non sicono l'ultima parola sulla questione (sono stati presentati qui la settimana scorsa da Sean Solomon, planetologo all'Istituto Carnegie di Washington e membro del team di MESSENGER)

Troppo presto per parlare di Higgs

CRONACA - Higgs o non Higgs? Per il momento non si può ancora dire. Nel seminario tenuto al Cern il 13 dicembre, i portavoce degli esperimenti Atlas e Cms hanno presentato lo stato degli studi dei due gruppi sull'ormai celebre bosone di Higgs. I risultati, a livello teorico, non hanno sorpreso più di tanto. Del resto, era già stato annunciato qualche giorno prima della conferenza che, per risposte definitive, si sarebbe dovuto attendere il 2012. Ma qualcosa di nuovo c'è comunque, perché dalla conferenza è emerso un dato importante: le cifre. Si tratta di dati sufficienti a segnare un progresso significativo nella ricerca del bosone, ma non abbastanza da permettere dichiarazioni conclusive sull'esistenza - o la non esistenza - della sfuggente particella. Il risultato principale è che il bosone di Higgs, ammesso che esista, ha molto probabilmente una massa compresa tra 116 e 130 GeV, secondo Atlas (dove 1 GeV corrisponde a un miliardo di eV), e tra 115 e 127 GeV, secondo Cms. Indizi interessanti sono stati forniti da entrambi gli esperimenti in questa regione di masse, ma non sono ancora così provanti da permettere di parlare di una scoperta.

Il “salva Italia” dal punto di vista dell’ambiente

POLITICA - Nelle intenzioni del neoministro dell’Ambiente Corrado Clini le misure per lo sviluppo avrebbero dovuto contenere anche un “pacchetto ambiente”: energie rinnovabili, prevenzione e sicurezza del territorio e sviluppo dei parchi. La proposta, in particolare, prevedeva il completamento degli incentivi per le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica, una quota di risorse per la sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico e la valorizzazione per parchi e riserve marine. Nel decreto “salva Italia” approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 dicembre questi punti mancano. Rientrano solo la valutazione ambientale strategica che sarà incardinata nel processo delle grandi infrastrutture di interesse nazionale e la conferma, anche per il triennio 2012-2014, della detrazione del 55% per le eco-ristrutturazioni in chiave efficienza energetica

L’aria buona dell’Ultima cena

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - C'è un'oasi pulita nella nuvola nera di smog che avvolge la città di Milano. Sta nel refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie, la "casa" dell'Ultima cena, uno dei dipinti più famosi di Leonardo da Vinci. Rispetto all'esterno il livello di polveri sottili nel refettorio è decisamente più basso: meno 94% per il particolato un po' più grossolano (PM2,5-10) e meno 88% per quello più fine (PM2,5). Insomma, i milanesi purtroppo continueranno a tossire e ad ammalarsi, ma almeno il Cenacolo non corre il rischio di venire danneggiato dall'inquinamento

The naked archaeologist

COSTUME E SOCIETÀ - Sono sicura che non sapete che pesci pigliare in fatto di regali, ecco qui una splendida idea: il calendario degli archeologi nudi. L'idea non brilla per originalità ma almeno ha uno scopo nobile, autofinanziarsi gli scavi. Il gruppo infatti è inglese (RUINED - ambè -, Reading University Archaeology Society) e servirà a offrire fondi per gli scavi nella zona di Silchester. (Si tratta comunque del 4# calednario, dunque deve aver avuto successo in passato)

Associata a delinquere

IL PARCO DELLE BUFALE - A settembre, il Corriere della Sera vinceva il premio per la disinformazione sul clima "A qualcuno piace caldo" assegnato dal gruppo di Climalteranti. A novembre, il direttore Ferruccio De Bortoli lo ritirava durante una cena da lui offerta a tre ricercatori del gruppo che ricambiavano il pasto con cinque grafici zeppi di dati. Ieri, un articolo in prima pagina li accusava di gravi malefatte. La custode, che ricercatrice non è ma sa l'inglese, fa parte del comitato scientifico di Climalteranti. Perciò si vanta di essere inclusa dalla "grande firma" Pierluigi Battista fra i mascalzoni che hanno truffato il suo Direttore. In cambio di, per esempio, piovra al forno con purée di fave, gli avevano, per esempio, consegnato una ricostruzione storica dell’estensione del ghiaccio marino artico negli ultimi 1450 anni, uscita il 24 novembre su Nature. Il Corriere non ci è cascato. In mezza giornata Pierluigi Battista si è letto tutti i documenti (1) approvati al vertice su clima che si teneva in Sudafrica e scrive

Higgs, presumo

CRONACA - Bosone sì, Bosone, no. Fabiola Gianotti ha appena finito di riportare i dati osservati da ATLAS, ora è il turno di Guido Tonelli, responsabile dell'esperimento CMS. Premesso che se non siete fisici (e magari esperti di fisica delle particelle ad alta energia) è parecchio difficile capirci qualcosa (benchè la comunicazione sia diretta ai giiornalisti), secondo i miei traduttori ufficiali la Gianotti ha più o meno detto che a 126 GeV hanno trovato "qualcosa" (=un eccesso di massa) che potrebbe essere legata a Higgs (grazie Serena). Tonelli spiega che quel che han visto è "nothing striking", ma insomma c'è qualcosa... In pratica anche CMS ha visto un eccesso di massa simile a quello osservato da ATLAS (o meglio CMS non può escludere qualcosa fra 115 and 127 Gev data la presenza di un leggero eccesso). Insomma, si è visto qualcosa, proprio dove ci si aspettava di vederlo e in due strumenti molto diversi, sempre lì, nella stessa regione di energia. Ora però bisogna aspettare conferme con nuove osservazioni l'anno prossimo. E ancora niente buchi neri!
FOTOGRAFIAVIAGGI

I colori del buio

FOTOGRAFIA - Non è proprio imminente, ma La Venta l'ha fatto sapere in maniera ufficiale, così approfittiamo per anticipare la bellezza delle immagini della mostra "I colori del buio - vent'anni di esplorazioni dell'associazione La Venta" con una galleria di immagini concesse dall'associazione stessa e in più darvi qualche dritta sulla mostra. Di La Venta abbiamo già parlato qui: è un associazione che si occupa di esplorazioni geografiche, specie speleologiche. La mostra si terrà a partire dal 24 febbraio dell'anno prossimo (fino al 25 marzo) al Vittoriano di Roma.

Leaving Kyoto

[Impianto estrattivo della Suncor in Canada] CRONACA - Il Canada ha trovato la sua soluzione per non pagare la penalità: abbandona il gioco. Un giorno dopo che a Durban anziché accordarsi su un nuovo protocollo 200 paesi hanno deciso di rinnovare quello di Kyoto (la cui fase I dovrebbe esaurisi a dicembre dell'anno prossimo) e intanto portare avanti negoziazioni a lungo termine al fine di arrivare per il 2015 a un nuovo protocollo, il Canada fa un colpo di mano e molla. A questo punto si tratta, insieme agli Stati Uniti, dell'unico paese che abbia detto chiaramente no. Il Canada però, a differenza dei cugini americani che quantomeno sono stati sempre coerenti nel fregarsene di quanto riversano nell'aria globale, aveva inizialmente aderito al trattato che rappresenta una forma di autoregolamentazione approvata da centinaia di paesi nel mondo, autoregolamentazione che prevede forti tagli alle emissioni di gas serra nell'atmosfera del Pianeta, gas serra che, a detta della maggioranza delle ricerche scientifiche stanno provocando l'innalzamento della temperatura globale, con gravi conseguenza ambientali. I paesi firmatari nel 1997 hanno stabilito di ridurre specialemente le emissioni (in buona parte industriali) di CO2 in percentuali scandite nel corso degli anni, pena, nel caso gli standard non venissero raggiunti, il pagamento di forti multe

La prova scientifica che lo sbadiglio è contagioso

COSTUME E SOCIETÀ - Immaginate di dover passare un anno ad analizzare quattrocento coppie di fidanzati, conoscenti, amici, colleghi, parenti, insomma con qualche legame, mentre… sbadigliano. Roba da distorsione mandibolare, ma è proprio quello che hanno fatto due ricercatori italiani, Ivan Norscia ed Elisabetta Palagi (rispettivamente dell’Università di Pisa e dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr di Roma), pubblicando lo studio su PlosONE. L’obiettivo è stato quello di fornire la prima evidenza etologica di un fatto sperimentato da tutti: che lo sbadiglio è contagioso, soprattutto se c’è un legame empatico con lo “sbadigliante”. I due hanno esaminato oltre un centinaio di adulti di varia nazionalità nei contesti più disparati: durante i pasti, sul treno, al lavoro, etc., tra l’Italia e il Madagascar.
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