IL PARCO DELLE BUFALE – Una nuova misura “oggettiva” del narcisismo patologico o meno desta parecchi dubbi, sebbene sembri confermata dai media per quanto riguarda i candidati alle campagne elettorali in corso negli Stati Uniti e altrove.
In mezzo alle primarie repubblicane, esce su PLoS One una ricerca di David Reinhard et al. che segnaliamo ai colleghi della cronaca politica:
Ego costosi: i maschi narcisisti hanno più cortisolo
Il narcisismo è un tratto della personalità caratterizzato da grandiosità, esagerazione della propria importanza e sopravvalutazioni della propria unicità… I narcisisti non clinici sovrastimano le proprie capacità intellettuali, l’avvenenza e altri tratti positivi della personalità.
Nei rapporti interpersonali sono inaffidabili, considerano ogni impegno transitorio,
hanno un basso livello di empatia, un alto livello di ostilità, una tendenza all’aggressione sopratutto se viene minacciata l’immagine positiva che hanno di sé.
La stessa definizione, sebbene espressa in termini meno neutrali, è spesso applicata dai giornalisti ai politici, di recente al candidato alla Casa Bianca Newt Gingrich. L’aspetto positivo, il quale spiega la permanenza del tratto stando agli psicologi evoluzionisti, è che i narcisisti hanno bassi livelli di depressione, ansia e solitudine, tratti che però sono contraddetti dall’aggressività e dell’incapacità di perdonare offese reali o presunte. Gli psicologi dell’università del Michigan e della Virginia, esiste però una chiara demarcazione tra il narcisismo sano e quello malsano e “costoso” per l’organismo, e per darle una base oggettiva, hanno reclutato
106 studenti di un’università del Midwest e di una del Southwest (le proprie, ndt) di cui 79 femmine e 27 maschi, età media 20,1 anni. Il narcisismo è stato valutato con il Narcissistic Personality Inventory e le concentrazioni di cortisolo basale sono state misurate nella saliva raccolta in laboratorio.
Il cortisolo è un ormone steroideo il cui livello aumenta con lo stress, com’è noto grazie ai lavori di Robert Sapolsky sui babbuini (1), doveva quindi essere un evidente marcatore di narcisismo malsano, vendicativo, asociale. Con analisi della regressione, una tecnica statistica forse un po’ semplice, i ricercatori hanno appurato che:
non c’erano differenze tra i sessi nei livelli di cortisolo … e nemmeno nei punteggi per il narcisismo… Quest’ultimo non era correlato con il cortisolo nelle femmine, ma forniva una previsione significativa del cortisolo nei maschi
i quali erano più affetti delle donne da narcisismo “malsano”. Come i candidati alle elezioni presidenziali, ne erano inconsapevoli:
Nessuna relazione è stata trovata tra sesso, narcisismo o la loro interazione nello stress auto-diagnosticato.
I risultati confermano quelli ottenuti con un precedente esperimento che gli autori criticano in quanto non prendeva in considerazione il marcatore biologico giusto. Oltre alle carenze del proprio, evidenti nella scelta del campione e dall’assenza di un gruppo di controllo, gli autori stessi ne segnalano due mica da ridere. Il livello di cortisolo varia dal risveglio in poi, ma non hanno chiesto alle cavie da quante ore erano sveglie. A 20 anni, inoltre, è molto probabile che parecchie studentesse prendano la pillola, la quale cambia i livelli degli ormoni steroidei. Servono ulteriori ricerche, concludono gli autori. E magari un po’ più serie: far compilare il Narcissistic Personality Inventory e analizzare la saliva non basta.