EVENTI – Dopo quarant’anni di chiusura, riapre al pubblico la grotta delle Torri di Slivia, una cavità naturale che si trova sul Carso triestino, nel comune di Duino Aurisina, vicino a Trieste.
Dal primo maggio i visitatori possono scendere nella grotta percorrendo i 200 scalini che portano a circa 60 metri di profondità e ammirare (nel pieno rispetto dell’ambiente) quella che è stata definita come una delle più belle cavità del luogo.
Nella grotta vive una numerosa colonia di pipistrelli, formata da tre diverse specie: il rinolofo maggiore dal muso tipico a ferro di cavallo, il piccolo rinolofo minore e il mioniottero, con le sue orecchie minuscole. I chirotteri vivono qui diverse fasi cruciali della loro vita: sostano di giorno e nei mesi estivi, vanno in letargo nelle parti più profonde d’inverno, si accoppiano e si riproducono sempre in un’unica zona, chiusa al pubblico e protetta da luci e rumori. Anche l’illuminazione della grotta è stata realizzata nel rispetto di questi “abitanti”: alcune luci illuminano la volta e i punti principali in maniera soffusa per non disturbare gli animali, mentre i visitatori sono dotati di caschetto attrezzato con una lampadina dalla capacità limitata, in modo che consenta loro di vedere senza però poter illuminare in maniera diretta i pipistrelli. Nella grotta delle Torri di Slivia questi chirotteri amanti delle cavità formano colonie riproduttive miste molto numerose, fra le più importanti conosciute in Friuli Venezia Giulia e per tutelarle i proprietari hanno deciso di collaborare con gli esperti del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste per regolare il flusso di turisti sulla base dei ritmi della natura.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi delle visite consultare il sito web dell’Azienda agricola le Torri di Slivia