CRONACA – Un articolo pubblicato la scorsa settimana su Nature News firmato da Leigh Phillips offre uno spunto importante di riflessione. Phillips parte del recente attentato a Roberto Adinolfi dirigente di Ansaldo Nucleare, rivedicato dal Fronte Anarchico Informale e traccia un quadro internazionale di un nuovo tipo di terrorismo che ha come nemico giurato la scienza e l’innovazione tecnologica.
In Italia l’attentato è stato rivendicato dal nucleo Olga del FAI, intitolato a un’anarchica greca, ora in carcere, che fa parte della Cospirazione Cellule di Fuoco/FAI. La cellula italiana è in realtà legato a un fronte internazionale, la Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale, implicata in diversi attacchi in Svizzera e Messico.
Nell’aprile del 2011 è stato spedito un pacco bomba al gruppo di lobbying nucleare svizzero Swissnuclear, a opera proprio dei gruppi greci. Qualche mese prima sempre da parte degli stessi gruppi (a detta dell’intelligence svizzera) c’era stato un attacco a un centro di ricerca in nanotecnologie a Zurigo, di proprietà dell’IBM.
Nell’agosto 2011 un gruppo che si chiama Individualidades tendiendo a lo salvaje (individui che tendono allo stato selvaggio) ha spedito un pacco bomba che ha ferito due ricercatori in nanotecnologie dell’Istituto di tecnologia Monterrey, Messico, anche questo rivendicato con una lunga lettera, come nel caso italiano.
La lettera firmata FAI spedita l’11 maggio al Corriere della Sera usa un linguaggio che mi viene spontaneo chiamare luddista: Adinolfi viene definito uno stregone dell’atomo, e si cita, fra le tante cose, Bakunin e la crudeltà “del governo della scienza e degli uomini di scienza”.
Probabilmente il collegamento è improprio ma la riflessione suscitata da questo pezzo mi ha richiamato alla mente i rigurgiti complottisti che si moltiplicano in rete, che vedono in più o meno fantasiose diavolerie tecnologiche svariate minacce per la vita dell’uomo, vedi le scie chimiche per controllare il clima o la minaccia di Big Pharma (osteggiata per esempio dai movimenti antivaccinisti).
Specialmente in questi giorni mi ha stupito il moltiplicarsi (quando si farebbe bene a preoccuparsi di altro) non solo in rete ma anche attraverso organi di informazione più tradizionali di una serie di mitologie sul terremoto emiliano, che sarebbe stato provocato da HAARP, oppure dalle trivellazioni minerarie o da depositi per lo stocaggio del gas mai esititi, che si poteva prevedere grazie ai dispositivi miracolosi di un ricercatore indipendente osteggiato dalla comunità scientifica e via dicendo (per non parlare del fatto che i Maya l’avevano già previsto). La scienza fa cosi tanta paura?