SALUTE

Zabaione, addio. Tuorli d’uovo e aterosclerosi

SALUTE – Ricordo che, da piccolo, spesso mia madre mi obbligava a bere uova battute e zucchero, cioè una versione elementare dello zabaione. Ricordo anche che non sopportavo affatto d’ingurgitare quella melassa densa e stucchevole, che mi pesava sullo stomaco per ore. Vent’anni dopo, ho finalmente avuto la mia rivincita: pare infatti che i tuorli d’uovo accelerino l’aterosclerosi quasi quanto il fumo. Lo sostiene uno studio condotto da ricercatori della University of Western Ontario, Canada, e pubblicato sulla rivista medica Atherosclerosis.

Il gruppo guidato dal neurologo David Spence, direttore del Centro di ricerca sulla prevenzione di ictus e aterosclerosi dell’università canadese, ha esaminato più di 1200 pazienti, e ha scoperto che un consumo regolare di tuorli d’uovo può contribuire all’estensione di alcune placche che si formano nella carotide, una delle più grandi arterie del corpo umano. Queste placche, sulla cui estensione influisce in misura determinante la quantità di colesterolo presente nel sangue, possono causare l’ostruzione dei tratti della carotide o il distacco di frammenti che arrivano fino al cervello, e determinare ictus e infarti. Le conseguenze neurologiche vanno fino alla paralisi. Il gruppo ha calcolato che il fattore di rischio d’infarto relativo al consumo di tuorli è pari a circa i due terzi di quello relativo al fumo.

Lo studio è stato condotto su 1231 donne e uomini, con un’età media di circa 61 anni: si tratta di pazienti che frequentavano l’ambulatorio di prevenzione vascolare all’ospedale universitario del London Health Sciences Centre (non è la Londra britannica, ma una sua omonima canadese). Usando degli ultrasuoni, si è stabilita una misura dell’area totale coperta dalla placca, e ai pazienti è stato chiesto di riempire dei questionari su stile di vita e condizioni mediche, incluso il numero di pacchetti di sigarette al giorno. Questa cifra era poi moltiplicata per il numero di anni di fumo, e definita ‘anni-pacchetto’; un calcolo analogo era eseguito per il numero di tuorli d’uovo consumati ogni settimana, moltiplicato per il numero di anni di consumo di tuorli, e definito ‘anni-tuorlo’.

I ricercatori hanno così scoperto che l’area della placca cresceva linearmente con l’età dopo i 40 anni, ma aumentava esponenzialmente col numero degli anni-pacchetto e degli anni-tuorlo. In altre parole, indipendentemente dall’età, sia il tabacco sia il consumo di tuorli d’uovo accelerano l’aterosclerosi. Dallo studio è emerso anche che chi consuma tre o più tuorli alla settimana ha placche che si estendono su un’area significativamente maggiore rispetto a chi ne consuma fino a un massimo di due.

“Il luogo comune che le uova possono essere parte di una dieta salutare per la gente sana ha confuso le idee. Si sapeva da tempo che l’assunzione di una quantità elevata di colesterolo aumenta il rischio di problemi cardiovascolari, e i tuorli d’uovo hanno un contenuto di colesterolo molto alto. Nei diabetici, un uovo al giorno aumenta il rischio coronarico da due a cinque volte”, afferma Spence.

“Abbiamo dimostrato che con l’invecchiamento, si formano gradualmente delle placche nelle arterie, e i tuorli d’uovo possono provocare una formazione più rapida: nel lungo periodo, è un tipo di alimentazione da sconsigliare”.

Spence ha aggiunto che l’effetto del consumo di tuorli d’uovo nel tempo sull’aumento dell’area delle placche nelle arterie è indipendente da sesso, pressione sanguigna, fumo, indice di massa corporea e diabete; e se, da un lato, il neurologo sostiene che occorrerà attendere ulteriori ricerche per scremare i risultati da possibili fattori di confusione come l’esercizio e la misura del girovita, ha tenuto però a sottolineare che un consumo regolare di tuorli d’uovo dovrebbe essere evitato soprattutto da persone a rischio di malattie cardiovascolari.

Crediti immagine: Pink Sherbet Photography (Flickr)

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