POLITICA – La volete anche voi una “Costituzione Energetica” nel nostro Paese? Mi spiego meglio. L’anno scorso un gruppo di studenti di Fisica dell’Università di Trieste e dottorandi e giovani ricercatori di molti istituti internazionali, a seguito della catastrofe ambientale seguita al terremoto giapponese, si mette a lavorare per raccogliere e diffondere informazione oggettiva sulle conseguenze del disastrio di Fukushima. Lo stesso gruppo succesivamente si pone un obiettivo più ambizioso e cioè promuovere il raggiungimento di una strategia equilibrata di approvigionamento energetico a livello nazionale. Il gruppo chiede a gran voce la costituzione di una Conferenza Nazionale sull’Energia che punti a eleborare una Costituzione Energetica sulla quale fondare i piani strategici nazionali per l’approvvigionamento di energia.
Nonstante sembri che il nostro Governo si stia muovendo per mettere a punto un pianio energetico, l’ultimo varato in Italia risale purtroppo al 1988. Come denuncia il gruppo in un documento – che fa una panoramica sullo stato dell’arte delle fonti energetiche, sulla produzione e i consumi italiani e sugli scenari futuri – allegato al sito “documenti, studi e rapporti statistici riguardanti il settore energetico sono periodicamente pubblicati da numerosi soggetti istituzionali e non […] Tuttavia questa mole di dati non conduce, come dovrebbe, all’assunzione di quelle scelte politiche che ne sarebbero la logica conseguenza”.
Se anche voi pensate che sia importante un approccio razionale, supportato da dati scientifici e oggettivi, un dialogo stretto fra ricerca e policy maker, ma soprattutto sia ugente l’attuazione di un piano energetico nazionale (basato sulle suddette valutazioni oggettive e non sui venti mutevoli della politica) potete aderire all’appello lanciato dal sito (lo trovate qui). Anche noi come Oggiscienza aderiamo!