LA VOCE DEL MASTER – Uno studio della University College London (UCL ) dimostra che muoversi in bicicletta è quasi cinque volte più sicuro che guidare, almeno per i ragazzi sotto i ventun anni.
I ricercatori hanno esaminato i ricoveri ospedalieri e i decessi in Inghilterra di pedoni, ciclisti e conducenti, su un periodo di due anni, valutandoli per gruppi di età e sesso. Lo studio ha evidenziato che i rischi sono simili per gli uomini dai 21 ai 49 anni, a prescindere dal mezzo scelto, mentre per i giovani dai 17 ai 20 anni la bici è più sicura di un’auto. I gruppi più a rischio negli spostamenti risultano gli autisti maschi dai 17 ai 20 anni, i ciclisti maschi con più di 70 anni e le donne con più di 70 anni che si spostano a piedi.
I ricercatori hanno utilizzato i dati del National Transport Survey ma esaminando, per la prima volta, la sicurezza dei trasporti in base al tempo trascorso usando un veicolo e non alle distanze percorse. La squadra ha anche confrontato i dati inglesi con quelli dei Paesi Bassi, notoriamente bike-friendly, riscontrando risultati simili.
Jennifer Mindell, principale autrice dello studio, si augura che la ricerca sfati l’idea che i rischi d’incidente siano maggiori per i ciclisti che per conducenti e pedoni, incoraggiando invece l’uso della bicicletta, mezzo salutare ed ecologico.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Plos One e si affianca a un recente studio pubblicato da Lancet sull’uso della bicicletta e il camminare, che individua invece un altro beneficio: quello economico. La scelta della bici, infatti, fa risparmiare alla sanità pubblica inglese circa 17 miliardi di sterline l’anno.
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