AMBIENTE – Più inquini, più paghi. È questo l’orientamento che l’Unione europea suggerisce per incoraggiare l’utilizzo e lo sviluppo di metodi di trasporto delle merci più salutari.
Secondo le stime dell’Agenzia europea per l’ambiente (AEA), in Europa, l’inquinamento atmosferico causato dal trasporto su strada costa, in termini di salute, circa 100 miliardi di euro all’anno, di cui 43-46 attribuibili agli automezzi pesanti.
L’analisi dell’AEA comprende i costi medi dell’inquinamento per 66 differenti classi di automezzi su tre diverse tipologie di strada (suburbana, interurbana e autostrada) in 30 Paesi e 108 città.
Nell’infografica, per facilitare il confronto, sono riportati i costi per grammo di sostanze inquinanti emesse, in quanto le stime del costo per chilometro (riportate nelle tabelle) variano in funzione del veicolo e delle caratteristiche delle zona in cui viaggia.
Per esempio, un autocarro Euro III da 12-14 tonnellate ha un costo ambientale di 0,12 euro per chilometro in Svizzera, 0,08 in Germania o in Italia, e solo 0,01 a Cipro, Malta o in Finlandia. Questo perché gli inquinanti provocano più danni nelle regioni senza sbocchi sul mare o dove vi è una densità della popolazione maggiore. Per far fronte a questa disparità, la direttiva Eurovignette 2011 propone che i pedaggi stradali per gli automezzi pesanti rispecchino i vari effetti sulla salute legati all’inquinamento da traffico.
Purtroppo però, come ogni direttiva, l’applicazione dipende dalla decisione dei singoli Paesi.