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ll pedaggio? Dipende da quanto inquini

AMBIENTE - Più inquini, più paghi. È questo l'orientamento che l'Unione europea suggerisce per incoraggiare l'utilizzo e lo sviluppo di metodi di trasporto delle merci più salutari. Secondo le stime dell'Agenzia europea per l'ambiente (AEA), in Europa, l'inquinamento atmosferico causato dal trasporto su strada costa, in termini di salute, circa 100 miliardi di euro all'anno, di cui 43-46 attribuibili agli automezzi pesanti. L'analisi dell'AEA comprende i costi medi dell'inquinamento per 66 differenti classi di automezzi su tre diverse tipologie di strada (suburbana, interurbana e autostrada) in 30 Paesi e 108 città.

Farmacie on-line da bollino rosso

LA VOCE DEL MASTER - “Cerchi una soluzione? Compra il Viagra. Milioni di uomini in tutto il mondo lo usano. Nel nostro sito puoi ordinare fino a 360 pillole, risparmiando ben 955 euro rispetto a una farmacia tradizionale. Discrezione assicurata”. A chi non è capitato di ricevere nella propria casella di posta elettronica un messaggio del genere? Questo della vendita di farmaci, o presunti tali, su internet non è però solo un problema di spam ma un fenomeno tutt’altro che da sottovalutare. Il rischio di incappare in farmaci falsi o illegali è altissimo e le conseguenze per la salute possono essere serie. Ne sono consapevoli l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la Food and Drug Administration (FDA) americana e l’AIFA, l’agenzia italiana del farmaco, che da anni monitorano il fenomeno. Ed ecco un po’ di numeri. Le farmacie attive sul web sono circa 41.750 secondi i dati di LegitScript, il servizio americano di verifica e controllo delle farmacie on-line, ma il loro numero aumenta costantemente. Di queste, solo lo 0.5% sono legali, ovvero soddisfano gli standard di sicurezza e vendono farmaci certificati richiedendo la prescrizione medica necessaria. La lista delle farmacie on-line virtuose si può consultare qui. Tralasciando il 3% che presenta problemi secondari e risolvibili, legati per lo più al rispetto della privacy del cliente, il restante 96% delle farmacie virtuali censite si è rivelato essere falso o illegale

USA extralarge

SALUTE - L'obesità è un problema grave ormai non più solo nei paesi industrializzati, che però restano la spia d'allarme di questo problema. Gli Stati Uniti in questo senso sono uno dei posti da tenere d'occhio per capire come crescerà in media il numero di persone obese e che tipo di conseguenze potrebbero esserci (aumento dellemalattie collegate, spesa pubblica sanitaria, spesa pubblica per l'assistenza, ecc.). Se la situazione oggi negli USA non è rosea, lo sono ancora di meno le previsioni. Oggi circa un terzo degli americani è obeso ed entro il 2030, secondo uno studio pubblcato ieri sull'American Journal of Preventive Medicine entro il 2030 lo sarà il 42 %, con un 11% di obesi gravi. L'accessibilità a cibo di bassa qualità e la scarsa qualità sono fra le principali ragioni alla base del problema. In Europa la situazione è migliore ma resta preoccupante, specie fra i bambini

Se abitate lungo il golfo del Messico

SALUTE - Il Gulf Long-Term Follow-Up Study, diretto dall'epidemiologa Dale Sandler, è iniziato il 28 febbraio con l'invio dei primi questionari a volontari e lavoratori che hanno partecipato alle operazioni successive all'incidente per limitarne i danni, e ad alcuni residenti sulle coste di Texas, Alabama, Louisiana, Mississippi e Florida, principalmente. Finanziato anche con 6 milioni di dollari da BP, che non ha partecipato alla progettazione e non potrà intervenire nell'analisi dei dati, recluterà 55 mila volontari che dopo una visita medica e vari esami, verranno seguiti per 5 anni con questionari biennali ed eventualmente altre visite.
SALUTE

“Pausa amica”

SALUTE - Snack golosi e “leggeri”; merendine e salatini vari, a detta degli spot perfetti per uno spuntino, sono indicati tra i principali responsabili quando si parla di problemi di peso e cattiva alimentazione. Si tratta di prodotti, il più delle volte sgranocchiati fuori pasto, che spesso accompagnano una pausa dal lavoro o dallo studio; momenti in cui non sempre si fa a caso a quello che si mangia, ma ci si affida a quello che si trova a portata di mano, o meglio a portata di distributore! Un’alternativa allo spuntino tradizionale per promuovere un break sano l’ha ideata e la sta sperimentando l’Azienda provinciale per i servizi sanitari (APSS) di Trento attraverso il progetto pilota “Pausa amica”. In che modo? Utilizzando distributori di cibi e bevande ipocalorici, salutari e biologici. Quindi gallette di mais, spremute biologiche e yogurt in sostituzione di patatine, cioccolatini e bevande gassate e zuccherate. Il progetto pilota, che si inserisce all’interno del programma “Guadagnare salute”, promosso dal Ministero della Salute, ha previsto per un periodo prova di sei mesi, l’installazione di distributori salutari in due punti dell’Azienda sanitaria: presso il Centro per i servizi sanitari (CSS) di Viale Verona, dove i distributori sono stati totalmente sostituiti a quelli tradizionali, e presso l’ospedale di Borgo dove c’è stato l’affiancamento a quelli tradizionali.