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Rinnovabili: il punto sull’obiettivo 2020

rinnovabili europa copiaAMBIENTE – Crescono le rinnovabili. Secondo gli ultimi dati dell’Eurostat, nel 2011 il 13% dei consumi di energia nell’Unione Europea è stato soddisfatto da fonti verdi, più del doppio rispetto al 2004, quando le quota delle rinnovabili era pari al 7,9%.

Rimangono però forti differenze tra i Paesi. Ai picchi degli stati del Nord Europa (Svezia, Lettonia, Finlandia, Austria), con consumi energetici da rinnovabili superiori al 30%, si contrappongono Paesi come Malta, Lussemburgo, Gran Bretagna, Belgio e Olanda, con valori inferiori al 5%.

L’Europa dovrà continuare a investire nelle rinnovabili per centrare il target del 17% nel 2020: un obiettivo possibile solo se tutti i Paesi si impegnano a raggiungere i singoli target nazionali previsti. A oggi, solo l’Estonia ha già tagliato il suo traguardo del 25% previsto per il 2020, toccando quota 25,9%. Sono abbastanza vicini a raggiungere l’obiettivo Bulgaria, Svezia, Romania, Lituania e Austria, mentre la meta è ancora lontana per Francia, Regno Unito, Paesi Bassi e Malta. L’Italia, con una quota dell’11,5% e un obiettivo del 17%, è a metà strada.

Sul fronte della crescita, sono ancora i Paesi del Nord a registrare il salto maggiore nella fetta di energia da rinnovabili fra il 2004 e il 2011. La Svezia è passata dal 38,3% al 46,8%, la Danimarca dal 14,9% al 23,1%, l’Austria dal 22,8% al 30,9% e la Germania dal 4,8% al 12,3%.

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