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Le piante mangia-pecora (sul serio)

450px-Puya_chilensis_16CRONACA – La Royal Horticultural Society di Wisley, in Inghilterra, ha annunciato in questi giorni la prima fioritura di un esemplare di Puya chilensis. La notizia di per sé non sarebbe nulla di eclatante se non si trattasse di una specie davvero molto particolare e che difficilmente fiorisce al di fuori del suo habitat naturale.

Puya chilensis è infatti in primo luogo una pianta molto rara che cresce in natura solamente nelle aride alture delle Ande cilene e che, per di più, sta attraversando una fase di rapido declino demografico. Inoltre, è una specie molto longeva, la cui maturità sessuale, quindi la produzione di fiori, viene raggiunta solo dopo diversi anni di vita, in media 12-15 (ma in alcuni casi anche 20). Ma soprattutto, è il suo ‘stile di vita’ ad affascinare i botanici di tutto il mondo, tanto da aver meritato l’appellativo di ‘pianta mangia pecore’.

Sembra, infatti, che le sue grosse, coriacee ed appuntite spine, che ricoprono le foglie al fine di ridurne il consumo da parte degli erbivori, siano in grado di intrappolare mammiferi e uccelli di piccole e medie dimensioni, tra cui le pecore che pascolano nelle vicinanze. Una volta avvinghiati dalle spire della pianta, i malcapitati animali rimangono feriti e lentamente muoiono vicino alla base del fusto, fornendole così tutti i nutrienti necessari in seguito alla decomposizione delle carcasse. La sua predilezione per le pecore, sostiene il comunicato stampa della Royal Horticultural Society, è dimostrato anche dal fatto che, nelle zone in cui cresce, i pastori sono soliti andare in cerca delle piante e rimuoverle per proteggere le loro greggi. Nonostante questa sua attitudine, Puya chilensis non è considerata una pianta carnivora, ma è inclusa nella famiglia delle Bromeliacee, un gruppo di piante monocotiledoni a cui appartiene, ad esempio, l’ananas (Genere Ananas).

Tornando all’esemplare della Royal Horticultural Society, dopo un’attesa di quasi quindici anni, da quando fu piantata dai botanici inglesi, e dopo aver superato i tre metri di altezza, ha in questi giorni finalmente prodotto i suoi primi fiori, tipicamente di colore giallo e verde (immagine). Da oggi, e solo per circa una settimana, è dunque visitabile da tutti i curiosi, che possono osservarla comodamente, e al sicuro, dietro una teca di vetro.

Crediti immagine: penarc, Wikimedia Commons

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Andrea Romano
Biologo e giornalista scientifico, lavora come ecologo all'Università degli Studi di Milano, dove studia il comportamento animale. Scrive di animali, natura ed evoluzione anche su Le Scienze e Focus D&R. Dal 2008, è caporedattore di Pikaia - portale dell'evoluzione