IL PARCO DELLE BUFALE – In controtendenza rispetto all’economia mondiale, prosegue la tendenza al rialzo dei prodotti della Immuno Biotech, con sede in Belgio e in un paradiso fiscale britannico, di cui è direttore scientifico Marco Ruggiero dell’università di Firenze.
Come i lettori ricordano.. figurarsi (1), per arrotondare lo stipendio il professore era passato dallo spaccio su internet dello yogurt da 100 euro che cura l’AIDS, alla direzione scientifica dell’Immuno Biotech. Oltre al GcMaf, un derivato dalla vitamina D, da assumere aggiunto allo yogurt o in altre forme per curare autismo, Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla o malattie dei reni e del fegato, quest’estate la ditta vendeva
corsi residenziali di benessere di sei settimane, in Germania, per insegnare ai sofferenti come eradicare due tipi di malattia: il cancro all’ultimo stadio, con una garanzia di successo in quanto il prezzo del corso sarà rimborsato se non abbiamo successo, e la sindrome da stanchezza cronica/encefalite mialgica. (…) Il Professor Ruggiero sarà il Direttore del Corso.
Dal 28 ottobre il corso si svolge nel “centro di trattamento” di un albergo svizzero e la retta settimanale di 1.200 euro è raddoppiata. Sono raccomandate 6 settimane anche se questo termina il 18 novembre. L’offerta speciale di 2.400 euro è valida fino al 1 gennaio 2014, da quella data il prezzo raddoppia di nuovo.Il prof. Ruggiero tiene quattro corsi a Firenze, non è chiaro come possa essere contemporaneamente in Svizzera, comunque al “sofferente” morto entro un anno di cancro terminale è tuttora garantito che il corso gli sarà rimborsato.
Sempre quest’estate l’azienda – che consiste nel businessman David Noakes, nel prof. Ruggiero, una segreteria telefonica e un indirizzo mail – ha scoperto le “cause più comuni del cancro”, qualunque esso sia:
1. troppo zucchero
2. alimentazione carente di amminoacidi e metalli in traccia
3. mancanza di vitamina D
4. mancanza di ossigeno ed esercizio
5. grave stress da shock
La custode ritiene che il prof. Ruggiero lo insegni anche all’università di Firenze. Farlo solo in cambio di 2.400 e 4.800 euro settimanali non sarebbe da lui. Ma non è tutto. L’azienda faceva sapere l’11 novembre di aver appena pubblicato tre “papers peer-reviewed”. Due sono sunti, raccolti negli atti di una conferenza, di articoli pubblicati da altri nel 2002 e dall’azienda nel 2008. La terza pubblicazione, comprata da un prestigioso predone dell’open access, dimostra l’effetto terapeutico del GcMaf su neuroni in vitro e quindi sulla sindrome da fatica cronica/encefalite mialgica.
A quanto la custode ne sa, anche questa è una grande scoperta: né lo yogurt né il GcMaf vengono iniettati nel cervello e finora né l’uno né l’altro erano ritenuti in grado di superare la barriera emato-encefalica.
(1) Puntate precedenti
– Peter Duesberg, l’Aids e lo yogurt del prof. Ruggiero
– Lo yogurt del prof. Ruggiero, cont.
Crediti immagine: Pinpin, Wikimedia Commons