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I cambiamenti portati dal clima

“Presenza di acque in zone solitamente asciutte”, “disastroso allagamento che interferisce con le attività umane”, “inondazione che copre il 10-15% dei terreni agricoli, interessa le abitazioni e interferisce con le attività socio economiche della popolazione”. Queste sono solo alcune delle definizioni fornite dai 50 stati interessati dalla recente indagine dell’OMS sui persistenti casi di alluvione che hanno interessato negli ultimi 10 anni l’Europa.
LA VOCE DEL MASTER

Ritmo animale

LA VOCE DEL MASTER - Gli animali sembrano essere in grado di apprezzare la bellezza dell’arte e della musica tanto quanto noi. Un bel canto o abilità particolari possono dunque risultare fattori determinanti per la sopravvivenza, non solo per gli esseri umani ma anche per altre specie. I lamenti d’allarme e i canti delle scimmie, le costruzioni a pergolato degli uccelli giardinieri e le imitazioni canore dell’uccello lira, hanno contribuito a demolire quel piedistallo sul quale tendiamo a porci rispetto agli altri animali quando si parla di arte e percezione della bellezza. Se un pappagallo è in grado di apprezzare una canzone quanto un essere umano, rallegrandosi del ritmo e gorgheggiando la sua felicità, chiaramente la sensibilità artistica che un tempo si pensava nostra prerogativa non è più così unica. Ne abbiamo parlato con Cinzia Chiandetti, neuroscienziata e ricercatrice nell’ambito della cognizione animale.

Un antico gioiello dallo spazio

La più antica testimonianza di un oggetto di ferro nella storia egizia rivelerebbe un’origine celeste. No, nessuna traccia di alieni però. Il materiale con cui è stato costruito l’ornamento sembra infatti provenire da un meteorite, secondo le nuove analisi di un gruppo di ricerca britannico, recentemente pubblicate sulla rivista Meteoritics & Planetary Science.
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Cervelli all’asta

Modesta proposta, per dirla con il reverendo Swift: invece di regalare ad altri paesi cervelli la cui formazione è costata ai contribuenti dai 250 mila euro in su, perché non venderli o noleggiarli al miglior offerente?

Il vino francese era etrusco (ma assomigliava a quello greco)

CULTURA - Ebbene sì, sono stati i francesi a copiarci, e non viceversa. O meglio hanno copiato gli antenati etruschi della popolazione italiana. Nel fare il vino, sì. Nell'eterna lotta per la supremazia enologica fra Francia e Italia, incassiamo un punto: siamo stati noi a passare l'arte del vino ai cugini transalpini (del sud). lo dicono le analisi scientifiche. Un articolo apparso su PNAS a quanto pare pone fine a un dubbio che attanagliava gli studiosi da un po'. I reperti infatti testimoniano che nel 600 a. C. le anfore etrusche hanno iniziato a viaggiare per la Francia del sud. irca un secolo più tardi però il senso del commercio si è invertitoe anfore tipicamente francesi hanno iniziato a muoversi in direzione contraria. Il centro di commercio era il piccolo comune di Lattes (allora chiamata Lattara), in Linguadoca, già noto agli archeologi come importante punto di commercio dove gli etruschi diffondevano le loro merci nel territorio oggi francese. Cosa contenevano le anfore? Se si trattava di vino (come si sospettava) la congettura era facile: prima i francesi comperavano il vino etrusco e poi hanno iniziato a imitarlo e produrlo da soli. E così pare sia stato, visto che le analisi hanno confermato che le anfore contenevano proprio vino. Niente di simile a quello che si beve oggi, un bianco con aggiunta di piante aromatiche, come il rosmarino e il timo e probabilmente un po' di resina (come la retsina greca), usati sia come conservanti, sia perché il vino aveva probabilmente anche un uso medicinale.
CRONACA

Eternit, oltre la scienza

È arrivata nel pomeriggio di ieri, lunedì 3 giugno, la sentenza d’appello del cosiddetto Processo Eternit, la causa intentata dai parenti delle vittime di patologie amianto-correlate contro i titolari dell’azienda Eternit.
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L’origine del guscio delle tartarughe

Tartarughe e testuggini (Ordine Testudines) sono tra i rettili di origine più antica ancora esistenti e oggi se ne contano oltre 200 specie suddivise in 74 generi. A parte rarissime eccezioni, tutte le specie sono accomunate dal possesso di un guscio, uno scudo protettivo composto da due parti, una nella regione dorsale del corpo, il carapace, e un'altra appiattita in quella ventrale, chiamata piastrone. Queste strutture sono poi tenute insieme da un ponte osseo e ricoperte da placche cornee chiamate scuti.

Omaggio al contribuente ignoto

Riservate al lettore Leopoldo, seguono le locandine di eventi nazionali e internazionali sulla fusione/fissione fredda che per la prima volta di giugno potrebbero superare quelli sulle medicine alternative.

Il sorpasso delle due ruote

Sarà forse un effetto della crisi economica, ma per la prima volta in 48 anni il numero di biciclette vendute ha superato le auto immatricolate. Se nel 2011 il sorpasso è stato lieve, 1.750.000 biciclette contro 1.748.000 veicoli, l'anno scorso il distacco è stato netto, 1.650.000 biciclette contro 1.400.000 veicoli.
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