PARCO DELLE BUFALE – Riservate al lettore Leopoldo, seguono le locandine di eventi nazionali e internazionali sull’energia alternativa che per la prima volta in giugno potrebbero superare quelli sulla medicina alternativa.
03 giugno 2013, Brussels.
A spese di contribuente ignoto e sotto l’alto patrocinio della signora Amelia Sartori del PdL, l’ENEA ha invitato i suoi odierni Galileo-Marconi-Fermi, scrive in italo-inglisc sul proprio sito: il Vice-cancelliere per la ricerca, University of Missouri (USA) Robert Duncan, costretto dalla propria amministrazione a non acquistare un E-cat; “il direttore del the (sic) Sidney Kimmel Institute for Nuclear Renaissance” nonché un vicepresidente di National Instruments; un ex ricercatore dello SRI; un capo a testa delle multinazionali ReResearch e TSEM; un ingegnere dell’Endesa. Purtroppo, manca la mente aperta da alieni, pur cara all’ENEA.
Insieme a Herbert von Bose, Direttore della sotto-Commissione Industrial Technologies – che sarebbe “parlamentare” secondo il sito meglio informato – baroni e dirigenti si sono chiesti se i “nuovi progressi dell’effetto Fleischmann e Pons” del 1989, smentito su Nature, idem, Science, Physical Review Letters, idem ecc. nel 1989,
lastricano la strada verso una fonte di energia potenziale nuova pulita e rinnovabile?
La risposta non è ancora nota. Se positiva, al contribuente ignoto sarà chiesto di aprire il portafoglio, punto interrogativo.
05 giugno 2013, Rome – mattino
Il Centro Interuniversitario di Ricerca Per lo Sviluppo sostenibile (CIRPS) presso l’Università La Sapienza, sebbene all’insaputa dell’uno e dell’altra, doveva aprire “le porte della Sapienza alla Cold Fusion“. Sotto il proprio alto patrocinio, l’ex deputato Massimo Scalia invitava il matematico Massimo Scalia della Sapienza e due reduci da un seminario molto affollato al Politecnico di Torino: Allan Widom della Northeastern University e Yogendra Srivastava dell’università di Perugia e dell’AltiMed-SteriWave, la ditta di scatolette che curano a distanza un centinaio di patologie mentre rigenerano i capelli.
Entrambi dovevano illustrare la propria teoria smentita alla concorrenza del LNF-INFN, la quale sperava in segnali positivi da un esperimento con la cella Celani a cura del Martin Fleischmann Memorial Project; a Ubaldo Mastromatteo, della ricerca STMicroelectronics sulla Genesi; e a Vincenzo Valenzi, reo confesso di truffa aggravata ai danni della Sapienza. Purtroppo mancava Giuseppe Levi dell’Università di Bologna, scoperto un’altra volta a pettinare un bollitore nucleare con una sveglia credendo che fosse un calzascarpe.
Doveva essere la “giornata storica in cui la fusione fredda avrebbe “espugnato la roccaforte della Sapienza“, occupata dal 1989 dagli scienziati ottusi e incompetenti che hanno relegato la fisica sapienziale al rango mondiale più alto raggiunto da università italiane. Sennonché per “motivi amministrativi”, il CIRS ha rimandato l’apertura delle porte “a data da destinarsi”.
05 giugno 2013, Rome, pomeriggio
Alle 15 nell’aula Marconi della Sapienza, l’ex ricercatore e il direttore del Sidney Kimmel Institute for Nuclear Renaissance, reduci da Bruxelles, e il dott. Violante dell’ENEA spiegheranno come da 24 anni tentano di riprodurre “l’effetto Fleischmann & Pons” smentito da 24 anni.
Si ringrazia il contribuente ignoto, tra cui il lettore Leopoldo, di finanziare questa mezza giornata storica.
Crediti immagine: Pbroks13, Wikimedia Commons