IL PARCO DELLE BUFALE – Due anni fa, il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna misurava per la prima volta l’energia in eccesso prodotta dal reattore Rossi-Focardi. Da allora il mondo e la custode si chiedono “con quale strumento?”
Cari proff. Paolo Capiluppi e Giuseppe Levi,
L’11 gennaio 2011 annunciavate alla stampa che
Il giorno 14/01/2011 presso lo stabilimento GM, Bologna, si terrà una prova sperimentale per misurare l’energia prodotta da un esemplare di apparato per la produzione di energia basato sul processo Ni-H (Nikel Idrogeno) e metodo Focardi-Rossi. L’energia attesa dal reattore è di alcuni KW termici, pari quindi a quella che potrebbe soddisfare i bisogni di una o due utenze residenziali.
Quel giorno il vostro Dipartimento – nelle persone dei proff. Ennio Bonetti, Enrico Campari, Giuseppe Levi, Mauro Villa, Loris Ferrari e Sergio Focardi – certificò che il bollitore a fusione fredda forniva molta più energia di quanta ne consumava.
Poco dopo il report dell’Università informò l’opinione pubblica mondiale che avevate misurato la temperatura e il titolo del vapore – la quantità di acqua non evaporata era soltanto del 4,73% in massa (pagina 13, punto 10) – grazie a un HD37AB1347 della Delta Ohm con sonda HP474AC, poi chiamato amichevolmente Accadì. Eccolo.
L’Accadì tuttavia è un “air quality monitor”, precisava nel report il prof. Levi, e indica l’umidità relativa della miscela di gas presente nell’aria, ma non il titolo del vapore, la sua frazione rimasta o meno liquida, indispensabile per sapere quanta acqua è evaporata. Solo così alla potenza necessaria per riscaldare l’acqua nel reattore da 15 a 101° C, “703*85=59.755 Joule”, come si legge nel report, è possibile
aggiungere quella del calore dell’evaporazione ≈ 2272 J/g * 168 = 381.696 Joule
per cui
L’energia totale in 45 secondi è 59.755+381.696 = 441.451 Joule, e la potenza è 441.451/45 = 9.810 Watt
rispetto a
una potenza assorbita di ≈ 1.022 Watt.
“Davvero impressionante,” per dirla con il prof. Levi nelle “Conclusioni”.
Forse sorpreso dallo strumento scelto, il prof. Celani dell’INFN se lo faceva confermare dal dott. Galantini, il “senior chemist” che, per conto dell’azienda dell’ing. Rossi, collaborava con voi ai test. Avvisato da colleghi di Cambridge, chiedeva conferma anche il prof. Brian Josephson, premio Nobel per la fisica e noto esperto di fusione fredda e percezione extrasensoriale, al quale l’ing. Rossi rispondeva seccato di non essere uno “strumentist”:
I for sure did not control the instrumentations of the scientists, because I believed “a priori” to their very high professionality…
Ci crede “a priori” anche la custode, anche se nei video e nelle foto dello storico evento non riesce a vedere un Accadì. Per dirla con chi ha fatto un quadro riassuntivo della prova, “dalla testa stagnolata” dal bollitore vede pendere una sonda identica a questo termometro
ancora meno adatta a fornire una misura dalla quale estrapolare, per dirla con il prof. Ferrari,
una potenza termica variabile da 25 a 40 Kwatt a fronte di un’immissione di potenza elettrica nell’ordine di centinaia di watt.
I test svolti dal vostro Dipartimento generarono un web-marketing globale, sponsor e acquirenti di licenze per la vendita del reattore come piovessero, interpellanze parlamentari dell’on.le Zamparutti il 23 gennaio 2012, dell’on.le Scilipoti il 25 maggio 2012 e di entrambi il 21 dicembre scorso, in cui si segnalano i risultati ottenuti
dal dottor Andrea Rossi, risultati ottenuti anche grazie alla collaborazione con Sergio Focardi, professore emerito presso il dipartimento di fisica dell’università di Bologna;
e si chiede
quali misure intenda adottare il Governo per fornire ai ricercatori e «scopritori» di tali nuovi fenomeni l’intera assistenza e l’appoggio delle strutture preposte al fine di coordinare tutte le iniziative utili ad ottenere ogni sostegno, in termini di mezzi e risorse (cioè fondi per la ricerca)
Per l’anniversario dello storico evento si preparano festeggiamenti che non mancheranno di risvegliare l’interesse dei candidati a governare prossimamente il Paese e le sue limitate “risorse”. Perciò la custode gradirebbe sapere da voi cosa rispondere alle malelingue secondo le quali nella storia della fisica, il 14 febbraio 2011 verrà riassunto con
L’Università di Bologna disse di aver misurato il vapore con una sveglia. Poi si scoprì che era un calzascarpe