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Dalle stalle alle stelle

CRONACA - Il senso degli scarabei per le stelle. È proprio il caso di dirlo, almeno per gli stercorari: gli scarabei che si nutrono di sterco, trasportato sotto forma di caratteristiche palline più grandi di loro, per orientarsi nelle notti senza luna usano proprio le stelle e in particolare quelle della Via Lattea. La prova? La troviamo negli esperimenti raccontati in un articolo pubblicato su Current Biology: i primi che documentano negli insetti questo comportamento, noto finora solo negli uccelli, nelle foche e negli esseri umani

AllTrials: Big Pharma deve registrare tutti i test clinici

POLITICA - In scienza, politica ed economia, i dati poco lusinghieri sono spesso ignorati. Quando un ricercatore testa un'ipotesi, conduce degli esperimenti che gli portano dei risultati precisi. Se un esperimento non supporta l'ipotesi iniziale, il ricercatore ha la possibilità di fare due cose: ripetere l’esperimento fino a quando non mostra quello che si voleva dimostrare (continuando a tirare due dadi, arriverà il momento un cui si vedrà apparire un doppio uno) abbandonare l’ipotesi e riformularne un’altra basandosi sulle nuove prove raccolte. I bravi ricercatori seguono la seconda strada, ma è bene ricordare al pubblico pagante che in alcuni casi, questa seconda possibilità è un lusso, non è applicabile o è volutamente ignorata. Sorvolare su dati non accondiscendenti è un problema ben documentato nel mondo scientifico, e si manifesta in modo rimarcato nel mondo dell’industria farmaceutica

Neanderthal? Peccato, sarà per un’altra volta

CRONACA - Impossibile: questo è termine che ho sentito ripetere allo sfinimento quando ho cominciato a chiedere vari esperti un'opinione sulla clonazione del Neanderthal. La notizia di ieri era più o meno questa: secondo George Church, della Harvard Medical School i tempi sono maturi per clonare breve termine un individuo dell'antica specie: "serve solo una donna avventurosa che presti il suo utero" ha concluso lo scienziato. L'affermazione ha scatenato il finimondo. La discussione si è naturalmente concentrata sugli aspetti etici, sui quali al momento non mi avventuro, ma naturalmente ci si è anche chiesti se questa clonazione sia davvero possibile. "È impossibile!" afferma con sicurezza David Caramelli, esperto di DNA antico che lavora dell'unità di antropologia molecolare all'Università di Firenze. "Già la povera Dolly, clonata da DNA integro e perfettamente conservato, aveva i suoi problemi, per esempio non ha vissuto molto perché pur essendo appena nata la sua età biologica era quella del DNA da cui era stata clonata. Figuriamoci se parliamo di DNA antico." Il DNA antico ha dei problemi già per essere recuperato, ma anche riuscendo a farlo, gli errori sono tanti, perché può essere letto male. "È vero che con l'avanzare delle conoscenze e della tecnologia questi errori stanno via via diminuendo, ma anche pochissimi, anche una sola mutazione puntiforme,nell'organismo vivente può portare a gravi problemi di salute, per cui il nostro Neanderthal non se a passerebbe bene" precisa Caramelli. "A oggi comunque un genoma completo di Neanderthal non esiste. Abbiamo poco meno di 5 miliardi di paia di basi, ne manca dunque ancora un miliardo per avere un genoma completo"
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Una questione di etichetta

NOTIZIE - È possibile che cambiando il modo in cui sono scritte le etichette dei valori nutrizionali le persone riescano a fare scelte migliori in fatto di cibo? È quello che si sono chiesti alla Food and Drug Administration (FDA) americana per tentare di arginare il fenomeno in crescita dell'obesità. Rese obbligatorie in tutti i paesi dell'Unione Europea con un'emanazione del 2011 e presenti negli Stati Uniti da più di vent'anni, le etichette nutrizionali contengono molte informazioni sul contenuto del prodotto: dalla quantità di grassi, fibre e vitamine ai valori energetici. Le informazioni che possono aiutare i consumatori a scegliere in materia di cibo sono quindi già presenti sulle etichette, ma i consumatori come e quanto usano queste informazioni? Quello che è emerso in quasi dieci anni di studi dell'Obesity Working Group dell'FDA è che è in aumento la percentuale di consumatori che legge le etichette nutrizionali ma che alla maggior parte di questi ultimi non piace la matematica: si creano quindi confusioni e malintesi quando un prodotto confezionato contiene diverse porzioni, anche da usare nello stesso pasto

La frode è maschia?

CRONACA - Quando si tratta di frodi o disonestà in laboratorio, i maschi sembrano più coinvolti delle femmine. Lo dicono tre ricercatori, tra cui le vecchie conoscenze Ferric Fang e Arturo Casadevall, che si sono presi la briga di studiare i 228 casi di misconduct segnalati dall'ORI, l'Ufficio americano per l'integrità nella ricerca, dal 1994 a oggi. Tutti relativi alle scienze della vita, che sono quelle di cui si occupa l'ORI. Due i risultati che balzano agli occhi. Primo: i comportamenti disonesti non hanno età. Contrariamente all'atteso, solo il 40% dei casi è attribuibile a dottorandi e postdoc, mentre ben il 60% riguarda ricercatori senior, professori, membri di facoltà. Il che, tra l'altro, suggerisce che eventuali corsi di etica della ricerca non dovrebbero essere indirizzati soltanto ai ricercatori più freschi. Secondo: a "barare" sono soprattutto maschi, il 65% del totale

L’inquinamento a Pechino

AMBIENTE - In questi giorni su molti quotidiani si è parlato dell'inquinamento nella città di PEchino che ha raggiunto livelli davvero allarmanti. La nasa ha diffuso quest'immagine inquietante, che rende bene l'idea. Qui i dettagli.

Il DNA si fa in quattro

CRONACA - Era da un po' che gli scienziati la cercavano (la struttura era già stata osservata nei ciliati, piccoli organismi monocellulari - il paramecio, ve lo ricordate?) ma mai nell'organismo umano. Lo studio pubblicato su Nature e pubblicato il 20 gennaio sulla rivista Nature Chemistry dimostra che nelle cellule umane si può trovare DNA disposto su ben quattro eliche (anziché la ben più comune doppia elica). Quando Watson e Crick nel 1953 pubblicarono su Nature i risultati dei loro ricoluzionari studi presentarono per la prima volta quello che diventerà un archetipo della nostra conoscenza: la doppia elica del DNA, così elegante, così semplice, così potente. Una sorta di scala a pioli in cui i due filamenti lunghi erano formati da una "collanina" di elementi che lanciavano un ponte sull'altro filamento legandosi con un altro elemento (ciascuna "base" solamente con quella lei complementare). Queste quattro basi (guanina, citosina, adenina, tiamina) formavano il "linguaggio macchina" con cui era scritto il "progetto" di tutti gli organismi viventi sul nostro pianeta. Watson e Crick avevano scoperto la lingua madre della biologia.

Per investitori

Sempre pronta a dedicare tempo e risorse allo "studio di processi di produzione di energia da fonti non convenzionali", come il prof. Ferrari dell'università di Bologna, la custode chiesto una consulenza sul brevetto che spiega le reazioni nucleari a bassa energia, dette fusione fredda, tra atomi di nichel e di idrogeno.

Il costo dei disastri naturali nel 2012

AMBIENTE - Un conto da 160 miliardi di dollari, circa 122 miliardi di euro. Ecco a quanto ammontano i danni causati dai disastri naturali avvenuti in tutto il mondo nel 2012, secondo il rapporto della compagnia assicurativa Munich Re che traccia un bilancio delle perdite economiche dovute a terremoti, inondazioni, uragani e siccità. Il 2012 si chiude meglio del 2011, anno in cui i devastanti terremoti in Giappone e Nuova Zelanda hanno fatto aumentare i danni fino a 400 miliardi di dollari. Anche in termini di vittime, nel 2012 hanno perso la vita a causa delle catastrofi naturali 9.500 persone, un numero ben inferiore alla media dell’ultimo decennio, pari a 106.000 vittime all’anno
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