EVENTI – Chi di noi non si è mai commosso da bambino ascoltando le struggenti sofferenze di Anna Shirley, la celebre “Anna dai capelli rossi”, che per colpa della sua chioma ramata e le lentiggini non veniva mai scelta per essere adottata dall’orfanotrofio? I capelli rossi nella storia sono sempre stati considerati decisamente poco appealing e, anche ai giorni nostri, pare che non siamo da meno: nel 2011 infatti la banca del seme più grande del mondo ha smesso per un certo periodo di accettare donatori dai capelli rossi che non rientravano, pare, nei gusti dei possibili fruitori della banca.
Oggi invece ai capelli rossi Milano dedica addirittura una mostra fotografica. Prende il via il 16 aprile, fino al 3 giugno, “The beautiful gene” un’esposizione che ritrae uomini e donne dai capelli rossi in giro per l’Europa, documentando in 47 scatti il fantasioso ventaglio di varietà fenotipiche di questi individui. L’artista è Marina Rosso – e qui è proprio il caso di dirlo nomen omen – una giovane architetta di Udine classe 1985, vincitrice nel 2012 della borsa di studio Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton Group, che ogni anno premia giovani creativi da tutto il mondo offrendo loro una borsa di studio annuale per sviluppare progetti di ricerca nei settori di design, comunicazione, fotografia, interaction, video, musica e giornalismo.
Il viaggio di Marina in giro per l’Europa è durato sei mesi, durante i quali la giovane ha fotografato persone appartenenti a ben 48 categorie diverse di individui definiti come “rossi”, secondo combinazioni di genere, altezza, corporatura, colore degli occhi e tipologia dei capelli. Quello che ne è risultato è, oltre alla mostra, anche un libro fotografico, che non manca di farci riflettere sui percorsi evolutivi di Homo Sapiens.
Per chi fosse interessato:
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Via S. Vittore 21 – 20123 Milano
Padiglione Olona
Inaugurazione aperta al pubblico: mercoledì 16 aprile ore 18-22, ingresso libero da via Olona 6
Crediti immagine: Tanya Little, Flickr