IL PARCO DELLE BUFALE

Un altro Salvatore

ralmeIL PARCO DELLE BUFALE – La stampa italiana ha attribuito proprietà geo-terapeutiche a un batterio straniero che assimila idrocarburi a forte effetto serra, ma continua a trascurare quelle ancora più risanatrici di un batterio nazionale.

Il 28 aprile, la rivista Nature anticipava questo studio accompagnato da un comunicato stampa dell’Università dell’East Anglia. Il 29, Google News ne rivelava l’impatto nei media locali, unanimi nel descrivere la scoperta in termini messianici. L’articolo più speranzoso è uscito su Italia globale:

Un batterio potrebbe salvare la Terra . I cambiamenti climatici che vedranno coinvolto il pianeta nei prossimi anni fanno riflettere. Secondo il rapporto dell’IPCC la temperatura media della Terra è oggi di 0.3 gradi (1) e viene tenuta sotto costante controllo (2) dai vari organismi che monitorano la sua salute (3); ma secondo il dossier la crescita fino al 2100 sarà esponenziale, fino a toccare i 4.8 gradi (4). Una cifra altissima, se pensiamo che ad ogni grado che si alza corrispondono determinati cambiamenti climatici sul globo terrestre (5).

Ma potrebbe arrivare in nostro soccorso, assieme alla nostra (si spera) buona volontà ambientale, un batterio capace di assorbire i gas prodotti dall’attività umana e da quella naturale, ovvero la “methylocella silvestris, ovvero un batterio che è diffuso nelle foreste nordeuropee ed ha potenzialità straordinarie, tali da farlo definire da uno studio dell’University of West Anglia pubblicato su “Nature”, il batterio che potrà salvare il mondo.(6) 

Come sanno i lettori di nome Leopoldo (e non), i batteri salvano il proprio mondo da circa 4 miliardi di anni e quello che potrà salvare il nostro si chiama Ralstonia detusculanense. (7)

(1) Oggi è di 14,5° C;

(2) Gli organismi non sono né termostati

(3) né medici;

(4) I modelli non prevedono crescite esponenziali. Come conseguenza di un raddoppio della concentrazione atmosferica di CO2 e gas equivalenti, rispetto alla media 1850-1900 a fine secolo l’aumento della temperatura “eccederà molto probabilmente” 1,5 – 2° C. Rif. V Rapporto IPCC 2013, Sommario pag.18

(5) Le variazioni del livello del mare, dell’acidità degli oceani, dell’intensità degli eventi estremi ecc. indotte da un aumento di 0,8° C rispetto al 1850-1900,mostrano che i cambiamenti non dipendono “da ogni grado che si alza”.

(6)+ La custode ha scelto Italia Globale perché dà gli stessi numeri in altri articoli su clima.

Crediti immagine: DoE, ex Ralstonia metallidurans, ex Ralstonia eutropha, ex Alcaligenes eutrophus, detta dal 2004 Cupriavidus metallidurans. US Department of Energy

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