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EVENTI – A Trieste si (ri)parla di nucleare

Dal 13 al 15 novembre Nuclear Italy 2014, un convegno su passato e futuro del nucleare italiano

640px-Centrale_Elettrica_Galileo_FerrarisEVENTI – Dal 13 al 15 novembre prossimi, a 27 anni dal referendum abrogativo del post Chernobyl, si riparlerà di nucleare, o meglio della storia del nucleare in Italia. Certo, non a livello politico, dato che in questo senso l’Italia nel giugno 2011 ha confermato la sua ferma intenzione di non voler avere nulla a che fare con l’energia nucleare, soprattutto per quanto concerne la costruzione di nuovi impianti.
A organizzare l’evento che prende il nome di Nuclear Italy 2014 è il mondo accademico, con Elettra-Sincrotrone Trieste, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste, il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre e i Dipartimenti di Fisica e quello di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Si parlerà della storia del nucleare in Italia a partire dal Dopoguerra, passando per gli anni Sessanta, felice Ippolito e Chernobyl. Si analizzeranno punti di forza e limiti di chi sostiene apertamente e chi è apertamente contro l’impiego dell’energia nucleare, anche per scopi civili, per esempio attraverso la testimonianza di Giorgio Ferrari Ruffino, già manager ENEL, che racconterà come un esperto di nucleare è diventato un antinuclearista. E ancora come l’Italia ha recepito la legislazione internazionale e quali le possibili frontiere di questa tecnologia oggi.

Un appuntamento ricco per (ri)parlare di nucleare con cognizione di causa.

@cristinadarold

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Alessandro Vecchi, Wikimedia Commons

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.