CULTURALIBRI

Il pianeta tossico di Giancarlo Sturloni

Un libro sulla crisi ambientale che non lascia spazio a falsi perbenismi

10815964_890345917651309_2069265121_nCULTURA – Se siete in cerca di una ventata d’ottimismo Il pianeta tossico – Sopravviveremo a noi stessi? non è esattamente il libro che fa al caso vostro. Al contrario se volete un’analisi lucida e realistica del futuro che aspetta il nostro pianeta, sedetevi sulla poltrona e iniziate a leggere il nuovo libro di Giancarlo Sturloni.

L’autore, non nuovo al tema del rischio ambientale e tecnologico, propone al lettore un viaggio spaziale e, soprattutto, temporale attraverso i pericoli che minacciano la Terra.

Molti esperti concordano nell’affermare che il nostro pianeta ha raggiunto e superato i propri limiti di sfruttamento. L’obiettivo di Sturloni è spiegarci come siamo arrivati a questo punto e provare a trovare una possibile via di fuga a quello che sembra il destino inevitabile della razza umana: l’estinzione.

Il libro, edito da Piano B edizioni nell’ambito della collana Zeitgeist, è diviso in quattro parti. La prima si concentra sulle cause della crisi ambientale che ci vede protagonisti. Come spiega Sturloni l’uomo agisce sull’ambiente modificandolo a tal punto da poter parlare di una nuova era l’Antropocene (l’era dell’uomo). I mutamenti di cui siamo responsabili continuano a susseguirsi con velocità esponenziale e il mondo di domani, spiega l’autore nel secondo capitolo del libro, potrebbe rivelarsi molto meno ospitale di quanto ci aspetteremmo.

Ma è nella parte finale del libro che Sturloni fa il punto della situazione: davvero crediamo possa esistere un piano B oppure è troppo tardi? Nessuna narrazione edulcorata, anzi a volte Sturloni supera anche la barriera del politically correct e non risparmia alcuna prospettiva al lettore, neanche la più apocalittica.

Dopo l’esperienza de Le mele di Chernobyl sono buone. Mezzo secolo di rischio tecnologico (Sironi, 2006), Giancarlo Sturloni affronta in queste centottanta pagine il tema della crisi ambientale in maniera asciutta e precisa. Ecco un assaggio del libro dalla voce dell’autore!


@uttola

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