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Viaggio tra i luoghi di scienza a Napoli

Dalla cima del Vesuvio, alle meraviglie subacquee del Parco della Gaiola. Tour scientifico nel capoluogo campano

 

SPECIALE AGOSTO – Sole, mare, arte, squisitezze enogastronomiche. È risaputo che un viaggio nella città partenopea non delude nessuna di queste aspettative. Ma anche per chi ha sete di scienza Napoli riserva sorprese. Soprattutto se si ha voglia di scoprire itinerari alternativi. Ecco quindi qualche consiglio su luoghi e appuntamenti scientifici, più o meno conosciuti, a Napoli e dintorni.

Parco Nazionale del Vesuvio

Parlando di scienza a Napoli non possiamo non iniziare dal luogo che ha dato luce alla vulcanologia. Il complesso vulcanico del Somma-Vesuvio è oggi un Parco Nazionale in cui è presente una rete di 9 sentieri, per un totale di 54 km di cammino. Qui, nel 1841 è nato il primo osservatorio vulcanologico del mondo: oggi la sede operativa dell’Osservatorio Vesuviano si è trasferita nel quartiere Fuorigrotta (visitabile gratuitamente, prenotandosi presso la Direzione) mentre quella originaria è diventata un museo che, dopo due anni di restauro, riaprirà le porte il 14 settembre. Nel Parco è attiva 365 giorni l’anno l’Associazione Vesuvio Natura da Esplorare, composta dalle guide ufficiali ed esclusive del Vesuvio. Oltre a escursioni e visite guidate, il gruppo organizza anche iniziative speciali per i soci (associarsi costa 5 euro), come l’incontro del 30 agosto “Il Vesuvio in barca a vela”: una giornata per osservare il Vesuvio da una prospettiva diversa dal solito, scoprire la sua storia geologica e fare un tuffo nella acque del Golfo. Per informazioni e prenotazioni potete consultare la pagina Facebook dell’associazione.

Pompei, un’emozione notturna

Alle pendici del vulcano sorge la famosa Pompei. Fino al 27 settembre il sito archeologico ospita numerosi eventi serali e notturni, come la conferenza che sarà tenuta da Alberto Angela il 24 agosto nell’anfiteatro di Pompei: una ricostruzione dei tre giorni che hanno segnato il destino della città romana distrutta dall’eruzione del 79 d.C. La partecipazione è gratuita ma occorre prenotarsi (tutte le informazioni necessarie sono qui).

Parco Sommerso di Gaiola

Se preferite osservare il Vesuvio dalla città, l’ideale è una passeggiata sulla collina di Posillipo, dove si trova anche l’Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola. Concedetevi una passeggiata al Parco Virgiliano, per intravederla dall’alto e godervi il panorama a picco sul mare, poi imboccate Discesa Gaiola. Vi imbatterete nella nuovissima sede del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus, che ha riaperto il 15 agosto dopo lunghi lavori di ristrutturazione. Qui si svolgono attività di ricerca e tutela, ma è anche possibile prenotare escursioni in barca a vela, gite a bordo di Aquavision, un battello dal fondo trasparente, itinerari Snorkeling e in immersione subacquea. I fondali del parco custodiscono i resti di un’antica villa romana, ora sommersa a causa del bradisismo.

Pozzuoli e i Campi Flegrei

Se alla parola bradisismo avete storto il naso, è tempo di una passeggiata nei Campi Flegrei, una grande depressione vulcanica, costellata di piccoli e grandi crateri che fanno avvertire in vario modo la loro presenza. Per esempio con i sollevamenti e abbassamenti del suolo che prendono appunto il nome di “bradisismo” e che solo in questo luogo del mondo raggiungono grande intensità. Il macellum di Pozzuoli è un sito di grande interesse archeologico ma è anche il posto che racchiude la storia del bradisismo e delle sue misurazioni, tanto da essere rappresentato nel frontespizio di Principle of Geology di Charles Lyell nel 1830, una delle pietre miliari della geologia, e da finire poche settimane fa sulla copertina della rivista scientifica Science per alcune importanti scoperte sul fenomeno. Da non perdere, se vi trovate da quelle parti, un giro alla Solfatara, dove osservare fumarole e fuoriuscite gassose e al Cratere degli Astroni, oasi del WWF, ideale per gli amanti del birdwatching.

Musei universitari

Tornando in città, a passeggio per le strade del centro storico, potete incontrare tutti gli edifici del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche, e cioè il Museo mineralogico, di antropologia, zoologico, di paleontologia e il più giovane, quello di fisica, inaugurato nel 2002. Purtroppo le strutture, legate all’Università Federico II, sono tutte chiuse nel mese di agosto e riapriranno dal 1° settembre, ma non lontano dal centro potete visitare il Reale Orto Botanico di Napoli, anch’esso universitario, a cui è possibile accedere gratuitamente con una visita guidata prenotandosi anche il giorno stesso. Dal 2 al 30 settembre, la Serra Monumentale Merola dell’Orto ospiterà la mostra “Amori botanici”, un viaggio nel regno vegetale, che ha come filo conduttore l’amore.

MigrAndata Matese

Spostandoci a nord di Napoli, nella provincia di Caserta si trova un’altra meraviglia naturale, il Parco Regionale del Matese che ormai da 6 anni è teatro di un campo di inanellamento di uccelli migratori a scopo scientifico aperto a turisti e appassionati: MigrAndata. Il lago presente nel Parco in questo periodo ospita uno dei dormitori di rondini più grandi del sud Italia; è inoltre una tappa fondamentale per gli uccelli che migrano dall’Europa verso l’Africa, oltre a ospitare numerose specie che vivono lì tutto l’anno. Sulle sue sponde, dal 20 al 30 agosto, chi si iscriverà al campo potrà partecipare in prima persona alle attività di monitoraggio e inanellamento oltre che a seminari e giornate a tema. Per iscriversi e avere informazioni, è possibile visitare la pagina Facebook dell’Associazione Ardea, organizzatrice del campo insieme al Centro Educazione Documentazione Ambientale Matese.

Radici sul futuro

Restando nel casertano, un altro appuntamento dedicato agli amanti della natura è Festambiente Terrafelix, un progetto dell’Ecomuseo Terrafelix, che si svolgerà dall’11 al 13 settembre nel Casale di Teverolaccio di Succivo (CE). L’edizione di quest’anno, chiamata “Radici sul futuro”, omaggia il suolo, in occasione del 2015, Anno Internazionale dedicato a questa preziosa risorsa. Il festival è da ormai 6 anni un luogo per dibattiti e confronti su tematiche legate all’ecologia, ma è anche un’occasione per divertirsi con la scienza grazie ad attività, laboratori, esposizioni, tra cui quelle di Scienza Semplice.

Grande assente di questo itinerario è Città della Scienza. Dopo l’incendio del 4 marzo 2013, il Science Centre ha una vita abbastanza tribolata e rimarrà chiuso per tutto il periodo estivo. Si è comunque all’opera per la riapertura e speriamo tutti di vederla presto così come appare nel progetto vincitore del bando per la ricostruzione. Nel frattempo sono già in programma eventi a partire da settembre.

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