IL PARCO DELLE BUFALE

L’etica del vice-presidente di Assocarboni

La custode del Parco è sempre onorata di ricevere posta, ancora di più da parte di chi, per professione, difende gli interessi dei produttori di carbone.

IL PARCO DELLE BUFALE – La custode adora ricevere lunghi, lunghissimi, complimenti da persone altolocate. Anche se le gote le s’imporporano per l’imbarazzo, ritiene doveroso informare i lettori della considerazione di cui gode, e di riflesso Oggi Scienza, tra l’élite del Paese.

Sotto una compilazione di ricerche e valutazioni di rischi e danni climatici, il dott. Rinaldo Sorgenti – consigliere e vice-presidente (poi detto VP) di Assocarboni, nonché consigliere e vice-presidente di Stazione Sperimentale per i Combustibili su nomina del Ministero Attività Produttive, nonché Amministratore unico e Direttore generale della Ius Sitris S.r.l. – le scriveva il 12 agosto,

Buonasera Dr.ssa Sylvie Coyaud.

Che delicatezza! Conosce la modestia della custode, che non pretende di essere chiamata Presidente del Drosophila melanogaster‘s Genetics and Neuroscience Fan Club nonostante le spetti in esclusiva una carta da lettere carinissima.

Vedo che non perde l’abitudine con il “catastrofismo” e verrebbe da domandarsi perché una tale visione preconcetta, che si basa su teorie modellistiche che finora hanno totalmente fallito nel dimostrare le loro teorie.

Né dottoressa né catastrofista, la custode riportava le parole di ufficiali del Pentagono. Ora che le vengono attribuite, al posto di un titolo che non nega a nessuno, gradirebbe che il VP la chiamasse Major General.

La poverina ignorava che le discipline che partecipano allo studio del clima – dalla A come Astronomia alla Z come zoologia – si basassero unicamente su “teorie modellistiche”. Pensava che si basassero anche su osservazioni ed esperimenti.

Sono molte le cose che stupiscono (e fanno anche davvero rabbrividire per ciò che potrebbero generare nel lettore meno esperto) del suo lungo articolo e, per la fretta, ne estrapolo solo alcune:

1 – ” …. l’urgenza di bloccare le emissioni di gas climalteranti (Gli epidemiologi sono entusiasti dei limiti che dovrebbero essere imposti alle centrali termo-elettriche a carbone).”

Lasciar ipotizzare (ai meno attenti) che i GHG possano essere un problema per la salute a tal punto da interessare gli “epidemiologi” è davvero un’incredibile azione distorta che produce danni davvero enormi e poco commendevoli.

Il VP è troppo buono. La custode sarebbe incapace di inventare le centinaia di epidemiologi citati nella rassegna del Lancet.

Io ripeto spesso che sarebbe davvero opportuno che i vari Paesi si impegnassero davvero per qualcosa di serio e di assoluto, quale risolvere il problema della FAME e delle MISERE CONDIZIONI DI VITA di quel terzo dell’umanità che vive nei troppi Paesi poveri e sottosviluppati del mondo.

Lo ripete spesso, spessissimo e fa bene. L’inquinamento prodotto sopratutto dalle centrali a carbone uccide ogni anno 7 milioni di poveri che altrimenti patirebbero la FAME e la miseria per decenni.

Se solo si facesse il conto delle enormi risorse economiche sperperate per rincorrere le suddette fuorvianti teorie e le si impegnasse per quel necessario ed inderogabile scopo, si farebbe un’azione morale ed etica assoluta. Chissà se i popoli avanzati e benestanti se ne vorranno rendere conto, con tutti gli enormi problemi umani che tali misere situazioni peraltro generano a loro stessi ed a molti di noi.

La sventurata s’è spellata le mani a furia di applaudire “l’azione morale ed etica assoluta” con la quale le lobby dei combustibili fossili si procureranno $ 3 mila miliardi in sovvenzioni pubbliche nel 2015, stando al Fondo Monetario Internazionale. Meno male o verrebbero sperperati in sanità, educazione, difesa del territorio dai rischi idro-geo-climatici, reti elettriche smart tra impianti decentrati o – horribile dictu  ricerca e sviluppo di fonti energetiche pulite. Prima si elimina la sofferenza, sostiene il VP, meglio è. Come dargli torto?

2 – ” Così com’è virtualmente certo che il 110% del riscaldamento della temperatura è dovuta ai gas serra. ”

Raramente ho letto di un’enormità come questa, ma si dice che non ci sia limite al peggio.
Ma per carità non esageri che è davvero fuori strada. Ma per lei i fattori esterni al Pianeta NON esistono? Suvvia, non scherziamo.

Grazie di cuore, ma i veri destinatari del complimento sono gli autori del V rapporto IPCC e il direttore del NASA-GISS. Con una funzione di densità di probabilità, calcolano che oltre la metà dell’aumento della temperatura globale avvenuto tra il 1951 e il 2010 (- 0,75° C) è dovuto alle emissioni di gas serra, e il resto alla variabilità naturale di fattori interni ed “esterni al Pianeta“.

Circa le altre forzature sul livello dei mari; dei ghiacciai che scompaiono (dove ed in entrambi gli emisferi, oppure si fa il “cherry picking” solito?), suggerirei ai lettori di andare a scorrere i moltissimi lavori ed articoli pubblicati da:  per farsene un’idea più ampia e ponderata.

Da chi siano pubblicati dev’essere un segreto o il VP pensa che l’innalzamento del livello del mare e la fusione dei ghiacciai in entrambi gli emisferi siano un complotto degli strumenti di misura?

Infine (perché debbo scappare per un impegno urgente), solo per cercare di tentare di seguirla sulla sua linea, le hanno mai parlato delle emissioni di GHG della fase “pre-combustione” ed in particolare di cosa si fa nella fase di estrazione degli idrocarburi (Petrolio e soprattutto Metano), con le tecniche di: “Venting”, “Flaring” e poi l’argomento: “Fugitive Methane Emissions”, di cui dovrebbe informare Obama che appoggia lo sfruttamento economico dello “Shale Gas” ed parla di ridurre le emissioni, ma solo della fase “post-combustione” (cioè di quando si bruciano i vari combustibili, ovviamente Biomasse comprese.

Alla custode ne parlano da decenni! Perciò ha brindato quando amici suoi, pur di sopravvivere nel Delta del Niger,  hanno vinto il processo contro la Shell che ha dovuto smettere di asfissiarli.

Cerchi lo studio di Robert W.Howarth della Cornell University, Ithaca/NY – USA dal titolo: “Methane and GHG footprint of natural gas from shale formation” – 2011. Legga sia la prima parte che focalizza l’attenzione sullo “Shale-Gas”, ma anche la seconda parte che parla del fattore di equivalenza tra Methano (CH4) e Biossido di Carbonio (CO2) nell’arco temporale di 20 anni (più consono all’asserita “urgenza” di intervenire) rispetto ai 100 anni suggerito da altri (cioè quando il CH4 si sarà quasi totalmente dissolto in atmosfera !

La custode è sempre felice di essere trattata da serva. Avrebbe ubbidito volentieri all’ordine del ViP, ma conosce bene quello studio, un pilastro del Piano Energia Pulita varato dal governo statunitense, per ridurre lo spreco colossale di metano durante la sua estrazione. Bob Howarth dice che è da stupidi lasciare il metano ossidarsi in parte nell’aria a formare altra CO2 ché ce n’è già fin troppa e rimane a scaldare il pianeta per  secoli.

Tuttavia l’umile serva teme di aver frainteso il VP. Se il Piano Energia Pulita riduce lo spreco, ci sarà più metano in vendita, ne calerà il prezzo e in USA le centrali a carbone converranno ancora meno. Perciò le stavano chiudendo ben prima che il Presidente Obama ne parlasse in tivù. Che da grande economista qual è, il VP abbia pure inventato una nuova legge della domanda e dell’offerta?

Buon approfondimento. (Nota 1)

*

Nota 1.

Per “approfondire”, il VP suggerisce “caldamente” un’opinione sui modelli climatici del ten. col. Guido Guidi, spesso ospite del Parco. Come il VP, l’alt.uff. delle FF.AA. crede che un’era glaciale sia iniziata nel 1998. L’aveva sentito dire da Don Easterbrook, il geologo americano famoso per questo disegnino:

D. Easterbrook, opera in power point, marzo 2009

 

accompagnato da previsioni niente affatto catastrofiste. A un raduno di beneficenza nel marzo 2009, mostrava il disegnino e annunciava:

A partire da quest’anno, il raffreddamento globale distruggerà i raccolti e causerà carenze alimentari globali. 

Così è accaduto ogni anno da allora. Anche il luglio scorso è stato il più caldo mai registrato dal 1880 nel mondo, e qui pareva di stare in Siberia:

Luglio 2015 è stato, per l’Italia, un mese estremamente caldo, facendo segnare un’anomalia di circa +3.6°C sopra la media del periodo di riferimento (1971-2000) e risultando pertanto il luglio più caldo dal 1800 ad oggi, ovvero da quando si eseguono osservazioni strumentali nel nostro Paese.

Leggi anche: Senza filtro, il tradizionale quiz dell’estate

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Hailar, Cina, foto di Henry Lawford/Creative Commons 

Condividi su