Ufficiale: il libro di chimica è da rivedere
Le massime autorità della nomenclatura chimica mondiale hanno confermato che il settimo gruppo della tavola periodica è stato completato, ma non hanno ancora deciso il nome dei quattro nuovi venuti.
CRONACA – Francamente, l’Unione Internazionale per la Chimica Pura e Applicata poteva avvisare prima, il 30 dicembre avevamo altro per la testa. Meglio tardi che mai, ecco la parte sostanziale del comunicato:
Il Quarto Comitato Congiunto dell’IUPAC/IUPAP incaricato di stabilire chi scopre per primo un nuovo elemento ha passato in rassegna la letteratura riguardante gli elementi 113, 115, 117, e 118. (1)
Stabilito che erano stati proprio creati al RIKEN, in Giappone, il primo (nonostante contestazioni russe), e gli altri tre da collaborazioni tra l’Istituto Congiunto (una mania) per la Ricerca Nucleare di Dubna, Russia, il Lawrence Livermore National Laboratory in California e l’Oak Ridge National Laboratory nel Tennessee, nel rispetto dei criteri decisi dal Gruppo di Lavoro sul fermio, i creatori sono invitati a suggerire per ciascun elemento un nome latineggiante e un simbolo definitivo. Al battesimo provvederà in data imprecisata
la Divisione della Chimica Inorganica dell’IUPAC dopo verifica della coerenza, della traducibilità in altre lingue, dell’uso storico precedente in altri casi ecc. Ai nuovi elementi si possono conferire nomi derivati da concetto mitologico, minerale, luogo o paese, proprietà o scienziato/a.
Nel frattempo, i quattro pesi massimi con più di 104 protoni a testa vanno inseriti nella settima riga orizzontale della tavola, tra parentesi i nomi già in lizza:
L’elemento 113 con il nome d’arte (2) e il simbolo temporaneo: ununtrio, Uut (in lizza: Japonio, Manio, eka-tallio)
Gli elementi 115, 117 e 118 con il nome d’arte e il simbolo temporaneo: ununpentio, Uup (eka-bismuto, UFOnio?); ununseptio, Uus (eka-astato); ununoctio, Uuo (eka-radon)
Si raccomanda di correggere il manuale a matita per poterlo ricorreggere quando uscirà la prossima puntata. (2)
(1) La notizia ha colpito come un fulmine a ciel sereno Massimo Corbucci, scopritore non solo della medicina tachionica ma anche dell’inesistenza di elementi oltre il copernicio.
(2) Il classico della chimica lirica scritto dal matematico Tom Lehrer comprende “soltanto gli elementi di cui la conoscenza era giunta a Harvard” nel 1959, ma ne esistono versioni aggiornate.
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