SCOPERTE

L’influenza dell’ospite sul microbioma

Non solo i batteri presenti nell'intestino influenzano la nostra salute, ma è lo stesso organismo ospite ad avere effetti sulla composizione del microbioma

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SCOPERTE – Secondo un ampio filone di studi che si è sviluppato negli ultimi anni, i microorganismi presenti nel nostro intestino svolgono un ruolo fondamentale per la nostra salute e nello sviluppo di malattie. Si pensa che la loro influenza possa riguardare non solo le funzioni metaboliche ma anche il sistema immunitario, il sistema nervoso e il comportamento. Una nuova ricerca – pubblicata su Cell Host & Microbe – afferma però che è vero anche il contrario: l’organismo influenza la composizione della popolazione batterica che ospita.

Lo studio condotto da Shirong Liu e colleghi della Harvard Medical School di Boston ha individuato, nelle feci dei topi utilizzati per l’esperimento, la presenza di microRNA provenienti dall’intestino dell’ospite. I microRNA sono delle piccole molecole di RNA lunghe 18-23 nucleotidi che agiscono soprattutto nella regolazione dell’espressione genica. Secondo il modello ricostruito dai ricercatori, questi frammenti di acido nucleico vengono rilasciati dalle cellule dell’intestino dell’ospite, entrano nei batteri intestinali e regolano la trascrizione dei geni, influenzando così la crescita batterica.

Nell’esperimento, il DNA di alcuni dei topi è stato modificato in modo da bloccare la sintesi dei miRNA. Questi individui, nei quali i microorganismi crescevano in modo incontrollato, avevano disturbi intestinali e soffrivano di coliti. Se a questo gruppo di topi venivano poi somministrate molecole di miRNA, la crescita dei batteri veniva stimolata e i disturbi diminuivano.

La presenza di miRNA intestinali è stata identificata anche nelle feci dell’uomo e si pensa che il meccanismo di regolazione della crescita batterica possa funzionare allo stesso modo. La nuova ricerca suggerisce quindi la possibilità di utilizzare queste piccole molecole nella cura di patologie intestinali come colite e cancro del colon.

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Crediti immagine: Mattosaurus, Wikimedia Commons

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Francesca Camilli
Comunicatrice della scienza e giornalista pubblicista. Ho una laurea in biotecnologie mediche e un master in giornalismo scientifico.