IL PARCO DELLE BUFALE

Il piombo termalizza i raggi gamma prodotti dall’e-cat

La fine dell'era del carbone è vicina? Forse no... nel Parco delle Bufale parliamo ancora di Energy catalyser, lo scaldino nucleare a fusione fredda.

Il Martin Fleischmann Memorial Project (MFMP) ha pubblicato la composizione della polvere segreta che alimenta il reattore a fusione fredda di Andrea Rossi. Crediti immagine: Nicholas Petrone, Flickr

IL PARCO DELLE BUFALE – Come un fulmine in un ciel rimasto sereno dal 23 marzo 1989, il 23 febbraio scorso è stata rivelata la formula della polverina che trasforma l’Energy Catalyser (e-cat) in uno scaldino nucleare a Fusione Fredda (FuF) e salva la specie umana dalla povertà, il pianeta dal riscaldamento globale e il Medioriente dalle guerre per il petrolio.

I lettori sanno già che i modelli dell’e-cat spaziano

dall’originale del 2011 (con schermatura in piombo)

al tascabile del 2013 (senza)

descritto nel resoconto del test svolto a Lugano, passando dal container celeste da 1 megawatt, poi dipinto di rosso.

In occasione della sua raccolta fondi, il Martin Fleischmann Memorial Project – fondato nel 2013 per dimostrare l’esistenza della FuF – ha annunciato di aver trovato un lampo di raggi gamma (sic: “a burst of gamma rays”) emesso nel 2014 dalla replica dell’e-cat modello 2013. O forse no, il segnale essendo stato registrato da uno spettrometro d’antiquariato. Potrebbe quindi essersi trattato di un Bremsstrahlung degli elettroni del piombo, ma senza le emissioni di raggi X all’energia che doveva caratterizzarle.

14 ore di distanza, si evince dai diagrammi, il lampo ha causato un minuscolo incremento della temperatura in uscita, producendo così l’equivalente di 1,2 volte l’energia in ingresso. O forse no, il test del 2014 essendo passato alla storia come “La caduta delle termocoppie“. La termalizzazione è comunque stata confermata da un’interpretazione del non detto dall’inventore in un video del 12 marzo 2012. Ne risulta la formula

1h Thermal > x/β- emissions > Pb > IR/THz > 5h (SSM)

dove “>” sta per “porta a”, precisa il MFMP.

In teoria e nella traduzione della custode, un’ora di riscaldamento elettrico del tubo porta a emissioni x/β da termalizzazione del piombo per motivi da accertare, e a raggi infrarossi e microonde che stando alla legge di Stefan-Boltzmann portano a cinque ore di auto-sostentamento del reattore. In pratica e per sicurezza, nel 2013 era rimasto attaccato lo stesso alla corrente elettrica.

I protagonisti dei test sono sono tuttora vivi e vegeti, anche perché l’energia della “massiccia anomalia” registrata in presenza del piombo (curva rossa) è inferiore a quella registrata nell’ambiente in sua assenza. Bref, l’entusiasmo dei media delle masse sembra giustificato. A differenza di certi lettori definiti “patoscettici” dai non scettici, questi ultimi hanno già versato $45.000 al MFMP in cambio della speranza che non ci metta altri due anni a trovare la fonte dell’errore portare a termine “La caduta delle termocoppie”.

Nel frattempo, per analogia con il reattore Hyperion passato alla storia come “truffa della Defkalion“, il MFMP è in grado di rivelare la “ricetta” che porta un’estremità dell’e-cat 2013

senza piombo

a produrre un lieve eccesso di calore. Basta una miscela di litio, litio tetraidroalluminuro e nichel o forse rame in dosi imprecisate, “cotta” a temperatura “approssimata” e crescente finché l’impasto si scioglie. A fusione avvenuta, si ottengono per trasmutazione gli ioni della tabella inventata da Alexander Parkhomov nei test del dicembre 2014, finora non riproducibili. Perciò

La fine dell’Età del Carbone è vicina,

profetizza il MFMP che ringrazia delle donazioni. Ai lettori, in particolare di nome Leopoldo e non, la custode del Parco ricorda che per realizzare la profezia gli servono $500.000.

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Alle 13 la nostra Custode Sylvie parlerà di questi argomenti su Radio Popolare, potete ascoltare la diretta streaming qui!

Leggi anche: La fusione fredda smentisce la relatività generale

Crediti immagini: Giuseppe Levi 2011; MFMP;  G. Levi et al. 2013

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