Senti chi parla – Interviste con gli animali
Che cosa potrebbero pensare di noi gli animali? Mirella Delfini dà voce alle diverse specie animali, mostrandoci la loro visione sul mondo e sugli esseri umani.
LIBRI – Senti chi parla: per chi inizia ad avere già qualche annetto, non può non richiamare alla memoria il film “Senti chi parla adesso!”, con John Travolta e Kirstie Alley. In questo sequel, dopo neonati e bambini, sono i due cani che vivono con la famiglia a parlare. E, in effetti, anche i protagonisti di questo libro sono gli animali: dal pinguino in copertina agli alci, dal rospo alle api, dal poco conosciuto quetzal al misterioso nautilo.
L’autrice di “Senti chi parla. Interviste con gli animali” (Edizioni Clichy, 344 pagine, 15 €) è Mirella Delfini e gioca il ruolo della giornalista, che viaggia per molteplici ambienti e nazioni, alla ricerca di animali da intervistare – e, a volte, anche apostrofare un po’. Il libro è composto da 64 capitoli, corrispondenti ai brevi dialoghi – di non più di sei pagine – con uno o più esponenti della specie scelta. In alcuni casi la scrittrice deve correre ai ripari: gli appunti che riceviamo da pesci, uccelli, mammiferi e insetti sono davvero numerosi, oltre che comprensibili. Il pappagallo critica una scarsa considerazione verso la sua intelligenza, l’asino si lamenta del perenne confronto con il cavallo, il paguro denuncia l’eccessivo prelievo di gusci e conchiglie dal mare per estrarre la chitina, operazione che lo lascia senza casa. La balenottera azzurra soffre per l’inquinamento sonoro e per i due milioni di chili di carne della sua specie utilizzata per nutrire larve di mosca killer. Il maiale ride per il “sangue pulito” per le trasfusioni creato proprio nell’animale che noi associamo al sudiciume.
Emerge una grande insofferenza generalizzata verso i falsi miti, le errate credenze o la sufficienza con cui consideriamo molti degli altri viventi: l’autrice dà voce al coro di richieste che ci invitano a non fermarci alle apparenze, o a quello che crediamo di sapere. C’è molto di più, sotto lo strato che conosciamo grazie a studi e ricerche: non dobbiamo pensare che esista solo quello.
Un libro che può incontrare il gusto soprattutto dei giovani lettori, per la forma dialogica e lo stile scanzonato e irriverente di alcune interviste. Ci sono animali boriosi, come il gatto o il colibrì, o che fanno battute di spirito, altri sono saggi o pungenti. Ognuno di loro fornisce la propria “versione di verità”, la sua visione sul mondo e gli esseri umani, insieme a curiosità, informazioni sulla propria specie e a un pizzico di scienza.
Questo libro ha il pregio di dar voce agli animali, mostrandoci quale potrebbe essere l’immagine che hanno di noi: gli inquinatori, i distruttori del pianeta, che consumano ogni risorsa per il proprio tornaconto o per semplice abitudine, comportandosi da dominatori con le altre specie e non dimostrando rispetto per nessuno, nemmeno per sé stessi. Come dice il colibrì, “Non avete il gusto della bellezza voi. Questo pianeta è stupendo, e vivete nei posti peggiori”. Un grido d’amore per la Terra, e per quanto di prezioso potremmo perdere, se non facciamo più attenzione.
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