CULTURA

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Il flauto (ancora) più antico

CRONACA - Una più accurata datazione al carbonio 14 sposta di unamaniata di migliaia d'anni l'origine di quello che è ritenuto il flauto più antico del mondo, che passa da 37.000 anni fa a 42.000-43.000, all'inizio del periodo Aurignaciano, la prima cultura - secondo molti scienziati - a produrre un ampia gamma di arte figurativa, musica e altre innovazioni chiave. Il manufatto, che appartiente ai reperti della grotta di Geißenklösterle, nel sudovest della Germania, non solo rappresenta un antichissimo esempio di creatività e cultura umana, ma ora che è stato ridatato aggiunge dati per tracciare la storia della colonizzazione dell'Europa da parte dell'Homo sapiens. Secondo molti paleontologi infatti l'essere umano moderno ha inizato a colonizzare il nostro continente a partire da 45.000 anni fa, seguendo il corridoio naturale formato dal letto del fiume Danubio. E infatti la caverna di Geißenklösterle, al tempo del flauto si trovava proprio nella valle del Danubio (ora invece ci passa il fiume Ach, un affluente del Danubio). La nuova datazione è stata pubblicata sul Journal of Human Evolution.
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Giornata nazionale di Giornalisti nell’Erba – 25 maggio in provincia di Roma

EVENTI - Oggi, a Monte Porzio Catone si festeggia la sesta giornata nazionale di Giornalisti nell’erba, organizzata dall’associazione di promozione sociale Il Refuso, una piccola associazione che autofinanzia le proprie attività e che realizza le sue idee grazie alla collaborazione no profit di soci e volontari. In programma ci sono 47 eventi in un giorno, per parlare di scienza, ambiente, giornalismo e innovazione, in modo chiaro e accessibile anche per i non addetti ai lavori. Per l'occasione presso la Villa Mondragone ci saranno scienziati di fama internazionale, ricercatori, direttori e giornalisti di testate nazionali ambientaliste e non, imprenditori “green” e centinaia di giovanissimi da tutta Italia.
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Hope beyond hype: una graphic novel sulle cellule staminali

CULTURA - OptiStem, un consorzio europeo che vede collaborare 18 istituzioni di sei paesi, ha lanciato un nuovo progetto. Si tratta di una graphic novel (romanzo a fumetti) che racconta la storia della ricerca e la scienza delle cellule staminali. La sceneggiatura è stata curata da Ken Macleod, autore di fantascienz , e disegnata da Edward Ross. Le sedici pagine del fumetto ripercorrono le tappe importanti della ricerca sulle cellule stminali, le grandi speranze, i fallimenti in corso d'opera, il dibattito etico e i successi (dei quali siamo probabilmente solo all'inizio). Il pdf è online qui, presto saranno disponibili le traduzioni in francese, tedesco, italiano e spagnolo, oltee che una versione interattiva che approfondisce la scienza che viene toccata via via nel volume. Io l'ho letta e mi è piaciuta.
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Ohibò! Ho una trave nell’occhio.

CULTURA - Phineas Gage, a suo modo, è una superstar. Uso il presente, perché nonostante sia morto da 152 anni, continua a far parlare di sé. Quando ancora non esistevano le moderne tecniche di studio del cervello, ha offerto agli scienziati un’opportunità unica per capire meglio le funzioni cerebrali. In realtà al povero Phineas non interessava la fama e tantomeno il progresso scientifico: era un operaio venticinquenne impegnato nella costruzione delle ferrovie americane. Il 13 settembre 1848 (un bel giorno per la scienza, ma pessimo per lui), mentre stava inserendo una carica esplosiva per la costruzione di un nuovo tratto ferroviario qualcosa andò storto: la detonazione avvenne prima del previsto, e la barra di acciaio che Phineas stava usando gli schizzò in faccia, trapassandogli il cranio. Un incidente sul lavoro che soprattutto in quegli anni non era così strano. La cosa strana, quella sì, è che possiamo ammirare Phineas Gage in una fotografia di qualche tempo dopo, mentre regge orgogliosamente la trave di metallo che attraversò i lobi frontali del suo cervello. Vivo.
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Open Day sul rischio sismico – il 18 maggio a Sora

EVENTI - Il 18 maggio circa 2500 bambini e ragazzi di tutte le età, dai 3 ai 18 anni, in 25 Comuni della provincia di Frosinone saranno impegnati in un Open Day sul rischio sismico rivolto a tutti i cittadini. Tutte je munne trèma... je no! rappresenta la conclusione di un percorso formativo sul rischio sismico che l'INGV ha iniziato alla fine del 2009, a seguito dei terremoti che hanno interessato il comune di Sora e quelli limitrofi. Per l'Open Day ogni scuola coinvolta nel progetto sarà "adottata" da un...
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Geologia in mostra – a Trento fino al 10 giugno

EVENTI - Fino al 10 giugno al Museo delle Scienze di Trento, è possibile visitare la mostra Geological Landscape, a cura del fotografo naturalista Matteo Visintainer e del geologo Riccardo Tomasoni, in collaborazione con TrentoFilmfestival e Museo delle Scienze. La mostra presenta fotografie panoramiche per conoscere il paesaggio geologico Trentino: ambienti di elevata valenza geologica, geomorfologica e paesaggistica. Dove: Museo delle Scienze, Via Calepina, 14 - Trento Quando: fino al 10 giugno 2012 Per informazioni http://www.mtsn.tn.it/ o  0461-270311...
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I nostri consigli di lettura per il fine settimana. Fantascienza "vintage": quanti film vi mancano da questa classifica di io9?
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La grotta delle Torri di Slivia – da maggio a Trieste

EVENTI - Dopo quarant'anni di chiusura, riapre al pubblico la grotta delle Torri Slivia, una cavità naturale che si trova sul Carso triestino, nel comune di Duino Aurisina, vicino a Trieste. Dal primo maggio i visitatori possono scendere nella grotta percorrendo i 200 scalini che portano a circa 60 metri di profondità e ammirare (nel pieno rispetto dell'ambiente) quella che è stata definita come una delle più belle cavità del luogo.
COSTUME E SOCIETÀCRONACAINFOGRAFICHE

Il pranzo è servito, ma la dieta meditterranea non piace più

COSTUME E SOCIETÀ - Sarà forse colpa della dieta Dukan, ma gli italiani sembrano non amare più la dieta mediterranea. A dirlo è l’Inran, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, che ha pubblicato l’ultima indagine sui consumi e sulle abitudini alimentari degli italiani. Guardando agli ultimi 150 anni, l’allontanamento dal modello alimentare mediterraneo comincia verso la fine degli anni ’60, con una diminuzione del consumo di proteine vegetali e carboidrati a favore di proteine animali e grassi di origine animale. Oggi le cinque porzioni di frutta e verdura, tanto care alle mamme, sono quasi un miraggio. In media ne consumiamo 418 grammi al giorno, appena sopra il minimo raccomandato dalla Fao (400 g). In compenso mangiamo molta carne rossa, circa 700 grammi a testa alla settimana contro i 400-450 grammi raccomandati
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