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Buone notizie dall’ozono

I dati di oltre dieci anni di osservazioni satellitari sono stati raccolti per realizzare una mappa a lungo termine dell’ozono presente globalmente nell’atmosfera. Risulta un lieve aumento di circa l’1% ogni dieci anni a partire dal 1997.
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Primo piano di una nana bianca

Grazie al telescopio XMM-Newton dell’European Space Agency (ESA), Sandro Mereghetti e i suoi colleghi dell’INAF-IASF di Milano hanno osservato per la prima volta da così vicino una stella nana bianca che orbita intorno alla sua compagna, una stella che esploderà in un particolare tipo di supernova entro qualche milione di anni.
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Mille anni di tifoni

Il numero di tifoni tropicali per anno ha raggiunto un massimo nel decennio passato e gli scienziati si chiedono se questo aumento sia da mettere in relazione con i cambiamenti climatici globali. La risposta è “sì”. È quanto emerge da una ricerca confrontando il numero di tifoni stimato con due metodi diversi e le condizioni climatiche degli ultimi 1500 anni.
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Supernove: tutto parte dai neutrini

Un nuovo modo di analizzare i neutrini emessi da una supernova permetterebbe di stabilire con esattezza il momento in cui la stella originaria è esplosa e ha cominciato a emettere onde gravitazionali. È quanto risulta da uno studio di quattro ricercatori italiani, Giulia Pagliaroli, Francesco Vissani, Eugenio Coccia e Walter Fulgione, che lavorano ai Laboratori Gran Sasso dell’INFN. Un nuovo modo di analizzare i neutrini emessi da una supernova permetterebbe di stabilire con esattezza il momento in cui la stella originaria è esplosa e ha cominciato a emettere onde gravitazionali. È quanto risulta da uno studio di quattro ricercatori italiani, Giulia Pagliaroli, Francesco Vissani, Eugenio Coccia e Walter Fulgione, che lavorano ai Laboratori Gran Sasso dell’INFN.
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Luna pop

Questa mappa topografica del Polo Sud lunare è stata realizzata dal Jet Propulsion Laboratory della NASA, usando i dati raccolti dalla stazione Goldstone Solar System Radar del Deep Space Network, situato nel Deserto del Mojave in California
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Perché Luna

Quarant'anni dopo il primo sbarco gli scienziati discutono se tornare sulla Luna oppure no. Nel 2004, durante l'amministrazione George W. Bush, la Nasa dichiarò di voler riportare l'umanità sul suolo lunare entro il 2020. Ma la comunità scientifica non è tutta dello stesso parere. Tornare richiederebbe grandi finanziamenti e qualcuno pensa che forse sia meglio puntare direttamente alla colonizzazione del Pianeta Rosso, dove l'uomo, e la donna, non hanno ancora messo piede. Convinto sostenitore di un ritorno alla Luna è Roberto Vittori, astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea, il primo cosmonauta italiano, ovvero il primo italiano a salire sulla capsula russa Soyuz, dove ha viaggiato per ben due volte: nel 2002 con la missione Marco Polo, e nel 2005 con la missione Eneide. Attualmente Vittori è a Houston in addestramento per la sua prossima missione sulla Stazione Spaziale Internazionale che, secondo gli accordi tra l'Agenzia Spaziale Italiana e la NASA, avverrà a bordo dello Space Shuttle nel 2010, per poi tornare sulla Soyuz nel 2013
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