Gli scienziati del Goddard Space Flight Center Trovano presenza di aminoacidi sulla cometa Wild 2
Che la vita sulla Terra non sia tutta farina del sacco del nostro pianeta lo si sospetta già da tempo, ma questa è la prima volta che un aminoacido viene osservato su una cometa. Gli scienziati del Goddard Space Flight Center, di Greenbelt, nel Maryland, hanno trovato tracce di glicina nei campioni riportati sulla Terra dalla missione spaziale Stardust del 2006.
Le proteine, i mattoni fondamentali della vita come la conosciamo sulla Terra, sono costituite da lunghe catene di piccole molecole, gli aminoacidi. La glicina è uno dei più semplici, e gli astrobiologi, in base alla spettro elettromagnetico di certe nebulose distanti, da tempo sospettano che questa molecola fluttui nel cosmo.
La presenza di aminoacidi nella fascia di asteroidi del nostro Sistema Solare è nota da tempo, ma la scoperta di Jamie Elsila, astrochimica autrice della ricerca presentata al meeting dell’American Chemical Society e presto pubblicata su Meteoritics & Planetary Science, è una prova tangibile che questi mattonicini della vita sono presenti anche molto più all’esterno di quello che si pensava.
Dato che molti scienziati credono che le comete conservino materiale proveniente dal Sistema Solare primordiale, queste molecole potevano già essere presenti al momento della sua formazione. Dopo aver controllato accuratamente che il materiale organico non fosse dovuto a una contaminazione successiva alla raccolta dei campioni sulla cometa, la scienziata ha dichiarato di non essere particolarmente colpita: “mi sarei sorpresa se non ne avessimo trovato tracce.” Nei campioni sono state rinvenute tracce anche di un altro aminoacido, la beta-alanina, ma in quantità troppo minime per averne sicurezza.
La missione NASA Stardust nel gennaio del 2004 ha volato attraverso la coda della cometa Wild 2, per fare ritorno nell’orbita terrestre nel 2006 con i campioni raccolti.