Grazie alle microlenti gravitazionali previste dalla teoria della relatività di Einstein è stato possibile pesare una nana bianca. Crediti immagine:...
Il nuovo libro di Gabriella Greison racconta la cena che seguì al 5° Congresso Solvay, nella quale Einstein e Bohr inventarono la meccanica quantistica
L'osservazione delle onde gravitazionali conferma una previsione di Albert Einstein, 100 anni dopo. Crediti immagine: SXS, the Simulating eXtreme Spacetimes...
LIBRI - Spiegare la teoria della relatività in termini più o meno comprensibili è da sempre una sfida per i divulgatori, alcuni di essi anche d'eccezione: dallo stesso Albert Einstein (autore di numerosi scritti sull'argomento, fra cui Relatività: esposizione divulgativa) al suo amico Bertrand Russell (autore di L'ABC della relatività). La fama di Albert Einstein, i celebri paradossi – come quello dello specchio, o quello dei gemelli – e la costante sfida al senso comune e a ciò che sembra ovvio su concetti apparentemente familiari come spazio e tempo hanno reso la teoria della relatività un argomento in grado di affascinare generazioni di lettori. Sono state numerosissime le pubblicazioni, specialistiche e non, sull'argomento e questo lo ricorda anche il fisico teorico Daniel F. Styer all'inizio del suo Capire davvero la relatività – Alla scoperta della teoria di Einstein, edito da Zanichelli. Che cos'è, allora, che ha spinto l'autore, professore di fisica all'Oberlin College in Ohio, a scrivere un ennesimo libro su questo affascinante argomento su cui tanto si è detto?
MRPOD - Ieri, oggi, domani. Ci sembrano concetti chiari, condivisi. Un'ora è un'ora per tutti. Ma la scienza c'insegna che spesso il mondo non è come ci appare a prima vista. E anche il tempo non è assoluto come tendiamo a pensare nella nostra vita quotidiana. Un secolo fa, la teoria della relatività generale di Albert Einstein ha smantellato il concetto di tempo galileiano, universale, dimostrando che ore, minuti, secondi si possono contrarre e dilatare a seconda della velocità a cui ci si muove. Più è alta la velocità, più le lancette rallentano. Ma anche la gravità distorce il tempo: maggiore è l'una, più lento è l'altro, così che per chi vive al mare le giornate passano (in maniera infinitesimale) più lentamente rispetto a chi vive in montagna e addirittura nell'Universo, in prossimità dei buchi neri che esercitano un fortissimo campo gravitazionale, l'orologio di un osservatore esterno si fermerebbe