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God save the green

Dopo il grande successo al festival internazionale This human world di Vienna, in queste settimane sta girando le principali città d'Italia e sarà presto presentato in Canada, Svezia, Germania, Francia, Estonia e altri paesi. Si tratta di God Save the Green, nuovo documentario ambientale, prodotto in Italia nel 2012.
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Un’eredità ambientale del governo Monti

In attesa della formazione del nuovo governo, si fanno i conti con l’eredità che il presidente Mario Monti lascerà al suo successore. Riforme del sistema sanitario, grandi opere, attuazione dell’Agenda Digitale: non mancano i provvedimenti rimasti incompiuti che peseranno sul prossimo esecutivo. Anche in ambito ambientale il governo uscente potrebbe consegnare un lascito scomodo al nuovo inquilino di Palazzo Chigi.
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Se Matt Damon non va al bagno

AMBIENTE - "Fin quando l'accesso all'acqua pulita e ai servizi sanitari non sarà esteso a tutti, non andrò al bagno" ha dichiarato ieri Matt Damon durante una conferenza stampa aprendo ufficialmente la campagna di sensibilizzazione water.org e lanciando lo “sciopero del bagno”. Tutto finto ovviamente ma non l’impegno di Damon per il diritto all’acqua, da estendere a quei 2,5 miliardi di persone che al mondo non hanno accesso all’acqua potabile e ai servizi sanitari. In realtà ieri mattina l’attore americano ha diffuso un video nel quale, fingendo di parlare in una confernza stampa annunciava la scelta di boicottare per protesta la toilette. La trovata pubblicitaria realizzata dall’associazione no-profit water.org, fondata dallo stesso Damon fa parte di una campagna virale, sostenuta anche da Google, per la Giornata mondiale dell’acqua del prossimo 22 marzo

LIBRI – Terra. Storia di un’idea

LIBRI - Sulla copertina di Terra. Storia di un'idea (edito da Laterza) di Marco Ciardi fa capolino un'immagine della Terra. È Blue Marble, la fotografia della Terra che l'equipaggio dell'Apollo 17 ha realizzato nel dicembre del 1972. Oggi è un'immagine che ci è familiare e, come molte altre simili ad essa, è entrata nella coscienza collettiva. Oggi sappiamo che la Terra è una sfera prevalentemente blu schiacciata ai poli e dominata dall'acqua. Ma per millenni la Terra, la sua struttura, la sua storia, la sua età e anche come si sia progressivamente abitata sono stati grandi misteri, capaci di sfidare i più grandi pensatori. C'è chi l'ha immaginata come sorretta da Atlante, chi l'ha ritenuta piatta – una credenza molto più debole e circoscritta di quanto si creda, ammonisce l'autore – c'è chi l'ha collocata immobile al centro dell'Universo, chi in moto intorno al Sole. Marco Ciardi, docente di storia della scienza all'Università di Bologna, racconta in modo agile e incalzante come la rivoluzione scientifica inaugurata dall'ipotesi copernicana abbia progressivamente modificato il modo in cui l'uomo ha considerato la Terra, il suo posto nell'Universo e con essi anche il posto dell'umanità medesima.

Il costo dei disastri naturali nel 2012

AMBIENTE - Un conto da 160 miliardi di dollari, circa 122 miliardi di euro. Ecco a quanto ammontano i danni causati dai disastri naturali avvenuti in tutto il mondo nel 2012, secondo il rapporto della compagnia assicurativa Munich Re che traccia un bilancio delle perdite economiche dovute a terremoti, inondazioni, uragani e siccità. Il 2012 si chiude meglio del 2011, anno in cui i devastanti terremoti in Giappone e Nuova Zelanda hanno fatto aumentare i danni fino a 400 miliardi di dollari. Anche in termini di vittime, nel 2012 hanno perso la vita a causa delle catastrofi naturali 9.500 persone, un numero ben inferiore alla media dell’ultimo decennio, pari a 106.000 vittime all’anno

Quanto spendiamo per l’ambiente

AMBIENTE - Poco più di 4 miliardi, pari allo 0,28% del Prodotto interno lordo, sono stati erogati dalle amministrazioni regionali italiane nel 2010. Secondo gli ultimi dati resi disponibili dall’Istat, lo Stato spende per la tutela dell’ambiente 71,6 euro per abitante. La maggior parte della spesa (63%) è finalizzata sia alla salvaguardia dall’ambiente dall’inquinamento (emissioni atmosferiche, rifiuti, scarichi idrici), sia alla prevenzione del degrado (perdita di biodiversità, erosione del suolo…). Il restante 37%, invece, è destinato alla salvaguardia di fenomeni di esaurimento dello stock di risorse naturali. Tra i settori ambientali in cui si spende di più ci sono la protezione e il risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e di superficie (19,0%), l’uso e la gestione delle risorse idriche (18,4%), la protezione della biodiversità e del paesaggio (17,3%), la gestione delle acque reflue (13,5%) e, infine, l’uso e la gestione delle foreste (10,1%).
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LIBRI – Domitilla, SOS operazione terra

LIBRI - “Cari bambini, anche il nostro pianeta ha i suoi limiti, sembra infinitamente grande, ma non lo è. Ora si è ammalato. Immaginatelo però come un grande animale. Ci sono tante parti, tanti organi vitali, ogni parte serve a far funzionare la Terra. Queste parti ora si sono tutte ammalate. Io posso fare una medicina per curare la Terra, ma mi servono sei importantissimi ingredienti, e per trovarli mi serve il vostro aiuto.” È da qui nasce l'avventura raccontata nel libro “Domitilla, SOS operazione terra”, una favola ecologica per ragazzi tra i 7 e i 14 anni. L'inquinamento e un cattivo utilizzo delle risorse ha fatto ammalare il pianeta e ha creato una grande faglia sotto le Alpi. È per questo che due bambini, Teresa e Antonio, partono alla ricerca degli ingredienti che potranno salvare la Terra. In giro per il mondo incontreranno personaggi strani e divertenti che li aiuteranno a compiere la loro preziosa missione e a recuperare una piccola parte di tutte le “sfere” che aiutano gli scienziati a descrivere il nostro pianeta

I siti contaminati di interesse nazionale

AMBIENTE - Sono 57 i siti contaminati di interesse nazionale (SIN) presenti in Italia. Nel complesso coprono oltre il 3% del territorio nazionale e ben 38 si trovano nel territorio urbano di 30 città. Sono questi i dati che emergono dal rapporto sulla qualità dell'ambiente urbano redatto dall'Ispra. La più alta concentrazione di siti contaminati si trova a Napoli che ne conta sei, seguita da Milano con cinque. Numeri a parte, una delle situazioni più critiche riguarda la città di Taranto, caratterizzata da uno stato di contaminazione ambientale diffuso nelle zone a ridosso degli impianti industriali, con concentrazioni abbastanza rilevanti di idrocarburi e metalli pesanti. Una situazione che rappresenta la diretta conseguenza delle attività presenti sul territorio
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