E poi dicono che il Meccano è una cosa da ingegneri in erba... Pare invece che piaccia anche ai medici adulti. I ricercatori della San Diego School of Medicine dell'Università della California, montando e rimontando le strutture chimiche di un'intera classi di antibiotici, ne hanno ampliato le funzioni, e in alcuni casi anche migliorato l'efficacia contro i patogeni antibiotico-resistenti.
Nell’arco del 2012 ne avete acquistate in media 30 confezioni ciascuno, spendendo circa 430€. Le donne ne hanno comprati di più, ma gli uomini sono stati più ligi e costanti nell’assumerli. Di che cosa stiamo parlando? Medicinali.
Gli insetti sociali, in particolare quelli che vivono nei suoli, sono in costante contatto con parassiti batterici e fungini specializzati che riescono facilmente a proliferare all'interno dei nidi, data la densità della popolazione ospite. Ovviamente, nel corso dell'evoluzione gli insetti hanno elaborato diverse strategie per ridurre le infezioni, tra cui il mutualismo con alcuni batteri endosimbionti intestinali che combattono i parassiti patogeni.
Miguel Valvano e Omar El-Halfawy, ricercatori della Western University in Canada, hanno individuato cosa permette ad alcuni batteri di risultare più resistenti agli antibiotici.
CRONACA - Sono gli allevamenti intensivi - o meglio, la pratica di utilizzare antibiotici a tappeto per prevenire malattie e promuovere la crescita - i colpevoli dello sviluppo di un ceppo particolare di stafilococco resistente alla meticillina, il ceppo MRSA CC398 (da Methicillin-Resistent Staphylococcus aureus).
Lo provano i risultati di un'indagine genetica appena pubblicati su MBio, organo dell'American Society for Microbiology
AMBIENTE - Negli Stati Uniti continuano le ricerche sulle cause della sindrome di spopolamento degli alveari. Secondo gli autori di "Killing them with kindness?", la mortalità delle api sarebbe anche di origine iatrogena.
Le api mellifere americane si sono riprese dalla grande "scomparsa" del 2006-2007, ma la mortalità invernale resta più elevata che in Australia, da dove sono importate molte colonie e le norme sull'uso dei farmaci veterinari sono più restrittive. David Hawthorne e Galen Dively, del Dipartimento di entomologia all’università del Maryland, sono partiti dalla costatazione che negli alveari si trovano in contemporanea i residui di molti farmaci e dall'ipotesi che la loro sinergia interferisse con il metabolismo. Come avviene in altri animali, umani compresi
Estremo è, come molto del nostro vocabolario, un termine intrinsecamente antropocentrico, e non fa eccezione quando è usato in biologia. Manca infatti una rigida definizione quantitativa dei parametri che fanno di un ambiente, un ambiente estremo: in generale ci raccontiamo che siamo di fronte a una nicchia estrema quando è troppo fredda/calda, arida, acida/basica, povera di nutrienti ecc...per sostenere la maggior parte delle forme viventi che noi conosciamo.
Una definizione che evoca all'istante abissi, laghi salati, paesaggi luciferini creati dal vulcanesimo, e poco dopo sabbie marziane e crateri lunari, ma in realtà una nicchia estrema potrebbe trovarsi a pochi passi da voi.
NOTIZIE - Se i batteri sviluppano la resistenza ai farmaci è necessario giocare d'astuzia e trovare nuove strategie per trattare efficacemente le infezioni. Il gruppo di Dale Boger, professore presso lo Scripps Research Institute in California, ha pensato di cambiare un singolo atomo nella struttura dalla vancomicina per aggirare la resistenza dei batteri. E sembra aver funzionato.
Il PARCO DELLE BUFALE - Il 3 giugno, Tanker Enemy è stato fra i primi a riassumere il pensiero, si fa per dire, prevalente:
Alcuni autori hanno azzardato l’ipotesi secondo cui sarebbe stata sferrata un’aggressione di bioterrorismo per opera del governo mondiale che, per punire la Germania di certe sue scelte, come la decisione di rinunciare all’energia nucleare entro i prossimi dieci anni, avrebbe disperso i patogeni modificati geneticamente, quindi pressoché invulnerabili, nel territorio della Repubblica federale tedesca.
Sul suo blog e in un video, l'autore ricorda che l'O104:H4 è diverso dagli altri ceppi nefandi creati dai bioterroristi perché gli hanno pure aggiunto il Dna della peste bubbonica. Per il resto
è stato con molta probabilità diffuso per via aerea ed ha contaminato le nubi imbrifere le quali hanno poi scaricato a terra il loro contenuto batterico.