archivebambini

CULTURALIBRI

LIBRI – Mamma che numeri!

In questi ultimi anni si fa un gran parlare della cosiddetta realtà aumentata ovvero quella parte di contenuti multimediali che sembrano “aumentare” la realtà che ci circonda e che percepiamo spontaneamente, rivelandocene nuovi aspetti con l’aiuto delle tecnologie multimediali. Ma c’è un altro tipo di realtà aumentata che non ha bisogno della tecnologia, quella che tiri, sfogli, srotoli e che ti fa toccare con mano – è proprio il caso di dirlo – una materia spesso troppo astratta e per questo ostica, non solo per i più piccini.
INFOGRAFICHESPECIALI

“Piccoli mostri nell’armadio”, la denuncia di Greenpeace

SPECIALI - È dal 2011 che Greenpeace, con la campagna Detox, chiede alle aziende produttrici di capi d'abbigliamento e calzature di mettere al bando le sostanze chimiche dannose e rendere la filiera trasparente. Sotto accusa ci sono 11 sostanze (alchilfenoli, ftalati, ritardanti di fiamma bromurati e clorurati, coloranti azoici, composti organici stannici, composti perfluoroclorurati, clorobenzeni, solventi clorurati, clorofenoli, paraffine clorurate a catena corta, metalli pesanti come cadmio, piombo, mercurio). Tutti composti chimici potenzialmente pericolosi, che una volta rilasciati nell'ambiente possono avere effetti dannosi sul sistema riproduttivo, immunitario o ormonale. Finora 18 grandi marchi, da Benetton a Valentino, hanno aderito alla campagna, impegnandosi pubblicamente a eliminare le sostanze tossiche dalla loro filiera.

Matematici in culla

Amore e odio, un rapporto difficile quello di tanti con la matematica. A volte poi rimane proprio solo l’odio e un certo senso di frustrazione nell’avere a che fare con numeri e formule.

Vittime di incidenti prevenibili

Martha è una bambina di 8 anni che vive in un piccolo villaggio appena fuori Merida, in Messico. All'età di 6 anni cade nel pozzo del cortile della casa di famiglia, nel tentativo di recuperare un giocattolo che le era scivolato. Soccorsa immediatamente dal fratello e dal padre, viene portata all'ospedale più vicino. I medici riescono a rianimarla, ma rimane in condizioni critiche per diverse settimane. Ora, è affetta da un ritardo mentale e necessita di assistenza quotidiana. E' questa la storia con cui si apre il rapporto dell'Oms "World report on child injury prevention".

Meglio prendere il babau per le corna

LA VOCE DEL MASTER - I bambini che evitano le situazioni che li spaventano sono più portati a sviluppare disturbi d’ansia: è quanto emerso da uno studio effettuato dalla Mayo Clinic su più di 800 bambini d’età compresa tra 7 e 18 anni. La ricerca, pubblicata su Behavior Therapy, si è basata su due questionari da 8 domande ciascuno, uno destinato ai bambini, l’altro ai loro genitori. I questionari hanno indagato l’attitudine dei bambini a rifuggire le situazioni che li preoccupano, ad esempio chiedendo loro se tendevano a stare lontani da ciò che ritenevano pericoloso. Nel caso dei genitori, invece, veniva chiesto se i loro figli avessero l’abitudine di rimandare le attività che li mettevano in agitazione. I bambini con un alto punteggio, ad indicare la tendenza a evitare le situazioni spaventose, riesaminati un anno dopo avevano sviluppato problemi d’ansia
CULTURALIBRI

LIBRI – Domitilla, SOS operazione terra

LIBRI - “Cari bambini, anche il nostro pianeta ha i suoi limiti, sembra infinitamente grande, ma non lo è. Ora si è ammalato. Immaginatelo però come un grande animale. Ci sono tante parti, tanti organi vitali, ogni parte serve a far funzionare la Terra. Queste parti ora si sono tutte ammalate. Io posso fare una medicina per curare la Terra, ma mi servono sei importantissimi ingredienti, e per trovarli mi serve il vostro aiuto.” È da qui nasce l'avventura raccontata nel libro “Domitilla, SOS operazione terra”, una favola ecologica per ragazzi tra i 7 e i 14 anni. L'inquinamento e un cattivo utilizzo delle risorse ha fatto ammalare il pianeta e ha creato una grande faglia sotto le Alpi. È per questo che due bambini, Teresa e Antonio, partono alla ricerca degli ingredienti che potranno salvare la Terra. In giro per il mondo incontreranno personaggi strani e divertenti che li aiuteranno a compiere la loro preziosa missione e a recuperare una piccola parte di tutte le “sfere” che aiutano gli scienziati a descrivere il nostro pianeta

Evolution!

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - Segnalo questo bel video che Tyler Rhodes, artista visuale e animatore, ha creato insieme a dei bambini delle elementari. Rhodes voleva un'animazione che suggerisse il processo non-lineare dietro all'evoluzione delle specie. Per questo motivo ha coinvolto un gruppo di bambini delle elementari e ha chiesto loro di partecipare a un gioco: i bambini facevano dei disegni basati su un disegno originale. La biodiversità risultatnte dal disegno originale competeva, facendo soipravvivere il più adatto e via così. Rhodes poi da tutto il processo e da tutti i dsegni dei bimbi ha confezionato il video qui sopra. Buona visione! (Sul sito di Rohodes trovate i dettagli della "lavorazione")

Spongebob fa male

SALUTE - Chissà se anche Pippa Pig ha lo stesso effeto, mia figlia la adora. Fatto sta che un gruppo di ricercatori dell'Università della Virgina ha osservato che bastano 9 minuti di Spongebob (celebre cartone animato sulla vita di una spugna - dal disegno io all'inizio credevo fosse un pezzo di hemmental - che vive sotto il mare e fa un sacco di cose senza senso) rimbambisce i bambini di 4 anni (guarda caso l'età di mia figlia). Angeline Liliard e colleghi naturalmente non si sono espressi cosi, ma il succo è quello: pochi minuti di cartone animato ad alta frequnza di immagini (scene molto veloci, cambi rapidi )... - come Spongebob appunto - peggiorano drasticamente la funzione esecutiva a pochi minuti dalla visione

Bebè a bassa risoluzione

NOTIZIE - La vista adulta si sviluppa con il tempo e le capacità visive dei bambini sono povere sotto diversi aspetti. Uno di cui non si sapeva nulla fino ad ora è quello della "risoluzione temporale". Gli adulti vedono facilmente un susseguirsi di fotogrammi (come quelli che si proiettano in una pellicola cinematografica) come un movimento fluido e non come un alternarsi di immagini a scatti. Il limite temporale "in basso" è circa quello di 12 fotogrammi al secondo (anche un po' meno): se il ritmo è più lento, quel che un adulto vede è una successione discreta di immagini. Esiste però anche un limite superiore, cioè quello in cui i fotogrammi si alternano troppo velocemente e il tutto appare molto confuso. Questo limite è di circa un fotogramma ogni 50-70 millisecondi
1 7 8 9 10
Page 9 of 10