“Generare e comunicare” preoccupazione sulla sicurezza dell'Avastin nelle cure oftalmiche. È quanto si legge in un documento interno della Novartis, colosso farmaceutico coinvolto, insieme alla concorrente Roche, nello scandalo Avastin.
Peter Doshi, Kay Dickersin, David Healy, Swaroop Vedula e Tom Jefferson hanno lanciato l’iniziativa Restoring Invisible and Abandoned Trials (RIAT), altro fronte nella battaglia contro chi non pubblica tutti i dati di un esperimento clinico, se non corrispondono alle aspettative aziendali.
POLITICA - In scienza, politica ed economia, i dati poco lusinghieri sono spesso ignorati.
Quando un ricercatore testa un'ipotesi, conduce degli esperimenti che gli portano dei risultati precisi. Se un esperimento non supporta l'ipotesi iniziale, il ricercatore ha la possibilità di fare due cose:
ripetere l’esperimento fino a quando non mostra quello che si voleva dimostrare (continuando a tirare due dadi, arriverà il momento un cui si vedrà apparire un doppio uno)
abbandonare l’ipotesi e riformularne un’altra basandosi sulle nuove prove raccolte.
I bravi ricercatori seguono la seconda strada, ma è bene ricordare al pubblico pagante che in alcuni casi, questa seconda possibilità è un lusso, non è applicabile o è volutamente ignorata. Sorvolare su dati non accondiscendenti è un problema ben documentato nel mondo scientifico, e si manifesta in modo rimarcato nel mondo dell’industria farmaceutica
IL PARCO DELLE BUFALE - Pistolotto: gli affezionati visitatori del Parco avranno colto nella "nuova" pubblicazione di Luc Montagnier l'allusione alla presunta efficacia del Dna di fegato d'anatra presente sotto forma di memoria nell'Oscillococcinum®. Allo stesso modo, colgano pure in quanto segue allusioni al Ritalin® e analoghe anfetamine somministrate ai bambini per farli star buoni. Ma l'Oscillococcinum® ha effetti sul portafoglio, gli psicofarmaci anche sul cervello.
Da anni, il senatore repubblicano Chuck Grassley indaga sui professori di psichiatria che non comunicano alla propria università le regalie superiori ai 10 mila dollari all’anno ricevute da BigPharma per spiegare al pubblico i vantaggi dei farmaci che detti professori sono stati pagati da Big Pharma per identificare e sperimentare