archiveclima

Prove di gestione

[Repubblica Ceca, foreste danneggiate dalla pioggia acida - Crediti immagine: Nipik (pubblico dominio)] AMBIENTE - Fra le proposte di geo-ingegneria per fermare temporaneamente il riscaldamento globale, c'è quella di "gestire" la radiazione solare mandando di continuo nella stratosfera particelle di solfato in grado di rifletterla. Su Nature Climate Change, esce il primo modello che cerca di valutare i risultati per l'agricoltura. Mais, riso e frumento risentono in maniera diversa dei cambiamenti climatici: il mais è vulnerabile soprattutto alle siccità, il riso risente anche del maggior caldo notturno e il frumento dei giorni di "picchi di caldo diurno". Per ciascuno, conta altresì il periodo della crescita in cui l'eccesso di caldo e di siccità si produce. Il gruppo di Ken Caldeira pubblica le proiezioni della resa dei tre cereali nel caso di raddoppio della concentrazione di CO2 atmosferica e innalzamento conseguente della temperatura di 2°-3° C, calcolate secondo tre scenari e sommando due modelli climatici il CAM3.5 per quanto riguarda gli effetti climatici degli aerosol e l‘HadCM3L per le precipitazioni e le temperature.

Fate passare?

AMBIENTE - Su Science è uscita una ricerca che interesserà dai governanti (onesti) ai semplici cittadini soprattutto se collaborano con associazioni umanitarie e ambientaliste. Da leggere prima del vertice della Terra "Rio 92 + 20". Prima di tutto complimenti a Elisabetta Vignati e Luca Pozzoli dell'Istituto per l'ambiente e la sostenibilità al Joint Research Centre di Ispra. E per non essere sciovinisti, anche ai loro 21 coautori guidati dal climatologo Drew Shindell del centro Goddard-NASA a New York. Hanno testato 400 misure già applicate oggi per tagliare le emissioni di metano e di black carbon, il particolato di fuliggine e ozono che sosta sopra l’Asia meridionale, per esempio, in una grande nube bruna. Sono sostanze dette “climalteranti” che riscaldano l’atmosfera, anche se a tempo e distanze più brevi, più dell’anidride carbonica. Questa ha un effetto serra determinante perché è ben miscelata e una parte scalda cieli e mari per centinaia di migliaia di anni.

A che ora è la fine del mondo?

FUTURO - Mancano solo cinque minuti. A dirlo sono gli esperti del Bulletin of the Atomic Scientists, che proprio qualche giorno fa hanno spostato l'orologio dell'apocalisse alla 23:55, un minuto in avanti rispetto a gennaio 2010, l'ultima volta in cui il panel di scienziati aveva ritoccato l'orario. Doomsday Clock non è solo il titolo di una canzone degli Smashing Pumpkins, ma un orologio che simboleggia quanto siamo vicini alla distruzione della terra, causata da armi nucleari, cambiamenti climatici o altri disastri provocati dall'uomo

Diritto di replica

IL PARCO DELLE BUFALE - Dal 19 dicembre, il Corriere non pubblica questa risposta di numerosi ricercatori a un articolo di Pierluigi Battista: I sottoscritti, appartenenti alla comunità scientifica italiana, in particolare quella “meteoclimatica”, intendono manifestare il proprio dissenso nei confronti del Corriere della Sera ed, in particolare, dell’editorialista Pierluigi Battista, il quale nell’articolo “Se l’apocalisse ecologica adesso può aspettare” del 12 dicembre 2011, in merito al “global warming”, fa un generico ed infondato riferimento a “dati incautamente imprecisi forniti da una comunità scientifica inaffidabile e manovriera”.

MrPod – Torrido inverno

"Avete tempo fino al 30 settembre per imparare la differenza fra clima, una tendenza di lungo periodo calcolata su decine e decine di anni, e tempo, quello che accade ora fuori dalla vostra finestra!" MRPOD - Così un programma satirico britannico prende in giro l'ignoranza che fa dire: "piove, che fine ha fatto al riscaldamento globale?" Che dire allora di questo caldo inverno? mentre si moltiplicano gli allarmi (flora alpina in pericolo per la fioritura precoce e siccità negli USA) il CNR diffonde il dato sul 2011, terzo anno più caldo dal 1800 (in Italia). Ne abbiamo palrato con Michele Brunetti, ricercatore all'Istituto di Scienze Atmosferiche e del Clima di Bologna (CNR).

Esternazione sciovinista

IL PARCO DELLE BUFALE - Anche il Corriere della Sera ha riferito della bella sorpresa, per i climatologi, uscita dagli Archivi nazionali di Fontainebleau, Francia. L'articolo riservava ulteriori sorprese. Quanto a storia del clima, noi francesi non arriviamo alla caviglia dei britannici e la cosa un po' ci pesa. Hanno i registri dei Lloyds di Londra e della Compagnia delle Indie, le osservazioni affidate ai diari dai reverendi anglicani che a Cambridge e Oxford avevano studiato "filosofia naturale", quattrocento anni di documentazione. Noi invece, alla Rivoluzione abbiamo fatto degli archivi di nobili ed ecclesiastici. Ma abbiamo appena ricuperato un paio di secoli. Nello scantinato di un edificio "ereditato dalla NATO" e chiuso dal 2005 per i lavori di bonifica dell’amianto, sono appena stati ritrovati 6.300 faldoni pieno di annotazioni affascinanti. Tra questi, scrive la collega del Corriere

Al servizio della scienza e di Sua Maestà

CRONACA (ROSA) - In Gran Bretagna, imperversano come ogni anno le polemiche sulle onorificenze acquisite grazie a finanziamenti al principale partito di governo. Nessuna coinvolge gli scienziati, non potrebbero permettersi la spesa, che sono un quarto dei nuovi cavalieri. Riportiamo nomi, appartenenze e motivazioni con note dove quest'ultima ci risulta insoddisfacente: Stephen Robert BLOOM. Direttore della divisione diabete ed endocrinologia, Imperial College, Londra. Per servizi resi alle scienze mediche Simon Kirwan DONALDSON. Professore di matematica della Royal Society, Imperial College, Londra. Per servizi resi alla matematica Andre Konstantin GEIM. Professore di Fisica, Università di Manchester. Per servizi resi alla scienza (1)

La scienza a contorno

AMBIENTE - Mentre al vertice sul clima di Durban era in corso la gara a chi rallentava di più l'eventualità di un taglio alle emissioni di gas serra, due ricerche ne misuravano la quantità e gli effetti. Su Nature Climate Change, il gruppo della grande Corinne Le Quéré (non si tratta di sciovinismo, è canadese!) che dirige il Tyndall Centre all'università dell'East Anglia, osserva che le emissioni di CO2 sono aumentate del 50% in 20 anni, calate dell’1,4% nel 2008-2009 e cresciute del 5,4% nel 2010, toccando per la prima volta i 9 petagrammi di carbonio. Che sono nove miliardi di tonnellate. Il tasso medio di incremento si sta attestando attorno al 3% all’anno. Julia Steinberger, una fisica dei gas ultrafreddi passata all'economia ambientale, commenta sul Guardian:

Il “salva Italia” dal punto di vista dell’ambiente

POLITICA - Nelle intenzioni del neoministro dell’Ambiente Corrado Clini le misure per lo sviluppo avrebbero dovuto contenere anche un “pacchetto ambiente”: energie rinnovabili, prevenzione e sicurezza del territorio e sviluppo dei parchi. La proposta, in particolare, prevedeva il completamento degli incentivi per le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica, una quota di risorse per la sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico e la valorizzazione per parchi e riserve marine. Nel decreto “salva Italia” approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 dicembre questi punti mancano. Rientrano solo la valutazione ambientale strategica che sarà incardinata nel processo delle grandi infrastrutture di interesse nazionale e la conferma, anche per il triennio 2012-2014, della detrazione del 55% per le eco-ristrutturazioni in chiave efficienza energetica

Associata a delinquere

IL PARCO DELLE BUFALE - A settembre, il Corriere della Sera vinceva il premio per la disinformazione sul clima "A qualcuno piace caldo" assegnato dal gruppo di Climalteranti. A novembre, il direttore Ferruccio De Bortoli lo ritirava durante una cena da lui offerta a tre ricercatori del gruppo che ricambiavano il pasto con cinque grafici zeppi di dati. Ieri, un articolo in prima pagina li accusava di gravi malefatte. La custode, che ricercatrice non è ma sa l'inglese, fa parte del comitato scientifico di Climalteranti. Perciò si vanta di essere inclusa dalla "grande firma" Pierluigi Battista fra i mascalzoni che hanno truffato il suo Direttore. In cambio di, per esempio, piovra al forno con purée di fave, gli avevano, per esempio, consegnato una ricostruzione storica dell’estensione del ghiaccio marino artico negli ultimi 1450 anni, uscita il 24 novembre su Nature. Il Corriere non ci è cascato. In mezza giornata Pierluigi Battista si è letto tutti i documenti (1) approvati al vertice su clima che si teneva in Sudafrica e scrive
1 15 16 17 18 19 24
Page 17 of 24