Copenaghen è congestionata dalle misure di sicurezza e dalle basse temperature. Al Bella Centre Obama ha parlato.“Siamo qui per agire non per parlare” ha detto. E' deciso ma non convince. Spinge per la stipula di un accordo, anche se impreciso, ma su come intervenire per bloccare il riscaldamento del pianeta i punti del suo discorso sono ancora troppo vaghi, così come le misure suggerite dalla bozza di accordo
“Dicembre 2009 verrà ricordato come un momento di rottura per la storia del nostro pianeta. Non per quello che accadrà oggi, 18 dicembre, nelle sale del Bella Centre. Ma per la voce delle migliaia di persone che in questi giorni ha chiesto ai leader della politica di lavorare per una giustizia climatica.” A parlare è Saleemul Huq, uno scienziato dell'Intergovernmental Panel on Climate Change, membro del gruppo sul clima dell'Istituto Internazionale per l'Ambiente e lo Sviluppo che in questi giorni ha partecipato a COP15. Ai microfoni del Corriere della Serra Huq spiega quali sono i rischi dei cambiamenti climatici e come si potrebbero affrontare.
Migliaia di persone provenienti da paesi di tutto mondo riscaldano l'aria della capitale danese mentre rimbalzano tra seminari, mostre, concerti, spettacoli. Al centro di tutti gli eventi, tra le persone, c'è la Terra e il suo clima
Parte oggi lo speciale di OggiScienza su COP15, il summit sui cambiamenti climatici che ti terra a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre, un appuntamento sulla salute del pianeta assolutamente da non mancare