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Profumo sulla faccenda piezonucleare

POLITICA - Francesco Profumo, ministro della ricerca e dell'istruzione, risponde sulla faccenda piezonucleare e lo fa attraverso le pagine di Science Insider (la rivista di politica della scienza di Science) e dichiara che non ha intenzione di finzanziare la ricerca sull'argomento senza il supporto della comunità scientifica. E al momento, vista la petizione firmata dal 1.00o e più persone (moltissimi ricercatori, fra cui scienziati illustri), di supporto non sembra essercene molto. Profumo è stato anche criticato perché sembrava voler piazzare Fabio Cardone, un collaboratore di Alberto Carpinteri nella vicenda piezonucleare, in un posto vacante all'INRIM (di cui Carpinteri è presidente). Profumo nega e dice di aver già proposto due candidature "straniere" per uno dei sette posti vacanti: Elisabeth Giacobino, dell'Università di Parigi VI, e Ernst Göbel, già presidente dell'istututo di metrologia tedesco. Qui trovate maggiori dettagli.

Piezonucleare: cinque domande al prof. Carpinteri

Dopo l'appello di oltre 500 ricercatori al Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, si moltiplicano i dubbi sulla scoperta dell'energia piezonucleare insieme alle richieste di chiarimento rivolte al prof. Alberto Carpinteri. Il matematico Alessio Guglielmi, dell'Università di Bath, riassume le domande poste fin qui in una lettera che pubblichiamo e sottoscriviamo nella speranza che possa ricevere una risposta. La redazione di Oggi Scienza.

Piezonucleare III – l’atroce dubbio

Nelle prime puntate il "professor" Cardone e i suoi colleghi scoprono un fenomeno in grado di produrre energia pulita da scorie nucleari, prevedere i terremoti, travolgere i "modelli attuali del ciclo del carbonio" e salvare il mondo in generale. Nella terza alcuni ricercatori scrivono al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca scientifica per avere lumi.

Piezonucleare, cont.

IL PARCO DELLE BUFALE - Prosegue l'approfondimento sull'energia piezonucleare scoperta dal "professor" Cardone, e in subordine, da Roberto Mignani dell'Università di Roma3 e da Alberto Carpinteri del Politecnico di Torino, presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM). Riassunto della prima puntata. Durante un convegno a Torino, era presentata una forma di energia destinata “a cambiare il panorama scientifico ed energetico globale”, secondo La Stampa. In una ricerca pubblicata nel 2009 dal prof. Fabio Cardone infatti, il torio diluito in acqua e sottoposto a onde di pressione modificava il proprio tasso di decadimento naturale e produceva un po’ di neutroni. L'anno scorso il prof. Cardone ne produceva di più rompendo pezzi di granito insieme ad Alberto Carpinteri. Seconda puntata (Da tecnico C3 in un istituto del CNR, Fabio Cardone si dà del professore, la custode si adegua.) Grazie a un brevetto chiesto dal prof. Cardone, la Startec S.r.l. di Brugherio (Milano) costruisce reattori simili a quello realizzato dall'Esercito nel 2005 “sotto la direzione del colonnello Antonio Aracu”
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