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Intervista a Chen-Ning Yang (per gli amici, Frank)

NOTIZIE – New York. C'è una parola nella fisica moderna che compare dappertutto. Equazioni, teorie le più disparate, bizzarri fenomeni naturali, Premi Nobel: sono tutti degli Yang-qualcosa, tanto da far pensare a un massiccio caso di omonimia. L'impressionante mole di scoperte risale tutta ad una persona sola: Chen-Ning Yang, per gli amici Frank, senza dubbio lo scienziato che ha contribuito a plasmare la nostra attuale visione dei fenomeni naturali più di ogni altro. Al C. N. Yang Institute for Theoretical Physics di Stony Brook, Frank è di casa. E non solo perché il centro di ricerca porta il suo nome. La maggior parte delle incredibili scoperte della sua carriera scientifica hanno avuto luogo proprio attorno a Stony Brook, dove approdò dopo aver studiato a Chicago sotto la supervisione di Enrico Fermi, di cui Frank ricorda: “Lavorare con Fermi ha avuto un'enorme influenza su di me: ho imparato quali problemi lui considerava importanti e come affrontarli.” L'ottantanovenne fisico cinese, ora direttore onorario della Tsinghua University di Pechino, torna a Stony Brook ogni anno per raccontare ai vecchi amici le sue nuove scoperte con l'entusiasmo di sempre...

Quattro occasioni mancate

LIBRI - In tutto il mondo si punta sulla scienza, la tecnologia, l’innovazione e la cultura per costruire una società migliore e più ricca, non solo in termini economici ma anche di idee, di benessere, biodiversità biologica e umana ecc. In Italia invece tutto ciò stenta ad affermarsi, si preferisce lasciare che i singoli si arrangino, che se la cavino da soli. È quanto emerge anche dal libro di Marco Pivato, Il miracolo scippato pubblicato da Donzelli poche settimane fa.

Neuroscienze: oltre il riduzionismo

INTERVISTE - La nostra comprensione del cervello fa ogni giorno passi da gigante, raggiungendo traguardi che fino a pochi anni fa sembravano dominio esclusivo della fantascienza. I neuroscienziati stanno decodificando il linguaggio che i neuroni usano per comunicare tra loro – e permettervi di mettere insieme queste buffe linee nere che vi scorrono davanti agli occhi in una frase di senso compiuto. Mano a mano che questo linguaggio viene decifrato, i neuroscienziati lo usano per comunicare con il cervello bypassando i sensi: attaccando protesi elettroniche direttamente alla corteccia cerebrale. Dando la vista ai ciechi e facendo muovere gli arti a chi è rimasto paralizzato. Quanto manca ancora prima di creare The Matrix? OggiScienza ha chiesto un parere rassicurante ad Alberto Mazzoni, neuroscienziato dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che si occupa di reti neurali e interfacce uomo-macchina.

“Un pozzo ci salverà”

INTERVISTE - Giuseppe De Natale, dell’INGV, coordinatore del Campi Flegrei Deep Drilling Project, spiega perché fidarsi dell’esperimento di trivellazione del vulcano è un bene per tutti.
CRONACA

La paleontologia in 3D

INTERVISTE - La più grande difficoltà sembra proprio quella di caricarsi in spalla tutta l'attrezzatura e recarsi sul posto. Non si tratta effettivamente di un “luogo del delitto”, ma di un sito nel quale sono state ritrovate orme fossili di dinosauro. L'ultimo ritrovamento importante nel nostro Paese è di quest'estate, quando tre impronte sono state individuate in una grotta scavata durante la Prima Guerra Mondiale sul Monte Buso, nel complesso calcareo del Pasubio, tra le province di Trento e Vicenza. Anche in quel caso gli “Sherlock Holmes” della paleontologia hanno preso le loro fotocamere e i loro scanner laser e si sono recati sul posto per raccogliere i dati necessari a realizzare dei modelli tridimensionali estremamente fedeli alla realtà.

Capire WikiLeaks

Non si può aprire un giornale, pagina di web-news o accendere la tv senza sentire parlare di WikiLeaks. Ma cosa rappresenta per il futuro della comunicazione online (ma non solo)? Lo abbiamo chiesto a Ward Cunningham, inventore del concetto "wiki" e a Davide Bennato, esperto in tecno-etica.

Il guru delle stringhe

INTERVISTA - La recente inaugurazione del nuovo Simons Center for Geometry and Physics all'Università di Stony Brook ha visto la...

Poker d’assi: quattro italiani alla guida dell’LHC

INTERVISTE - Pierluigi Campana, portavoce di LHCb a partire dal prossimo maggio, ci scherza su: "Se misuriamo questa coincidenza con le leggi della statistica (la probabilità di fare poker e' circa l'1 per mille), un osservatore esterno direbbe che il mazzo di carte è truccato. Qual è la probabilità che, dovendo la UE assegnare le sedi diplomatiche ai suoi stati membri, all'Italia capitino contemporaneamente Washington, Berlino, Londra e Parigi? Zero, come si è visto. O che quattro squadre di calcio italiane vadano in semifinale di Champions League? Ancora zero".
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