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La malattia mentale in versi

INTERVISTE - Raccontare e condividere con gli altri due esperienze in parallelo, legate dagli stessi sentimenti. L’esperienza della malattia mentale di una madre, con i suoi alti e bassi, e di una figlia, che cresce e vive le sue esperienze in solitudine, mantenendo un legame forte con la madre e vivendo la sua malattia. Barbara Grubissa ha presentato così il suo primo libro di poesie, “Son stufadiza”, giovedì 12 maggio a Trieste, città dove vive e in cui ha trascorso tutta la sua infanzia e l’adolescenza. Barbara ha raccontato una parte intima e dolorosa della sua vita attraverso una delle forme di comunicazione ed espressione più sottili e intrise di emozioni: la poesia. «La poesia è un mezzo di comunicazione personale che fa emergere l’emozione e la passione: come una fotografia di una determinata azione senza però entrare nei dettagli del contenuto. È un’opera in cui contenuto e linguaggio si fondono per ritagliare l’osservazione del mondo solamente a livello emotivo, e non a quello razionale. Nella poesia tutti si devono riconoscere in qualche modo, come un oggetto visto da tantissime prospettive». I versi poetici presenti nelle pagine del libro portano i differenti lettori a vivere un continuo intreccio di sensazioni e riflessioni attraverso i temi affrontati: il ricordo della madre malata, un’infanzia e un’adolescenza difficili, l’incomprensione dei medici, il suicidio. “Psicosi bipolare”: è questa la diagnosi della malattia, che costringeva la madre a vivere in equilibrio su un’altalena, la cui oscillazione veniva temporaneamente e con forza arrestata dal TSO (Trattamento sanitario obbligatorio) e dall’abuso di psicofarmaci.

Quattro occasioni mancate

LIBRI - In tutto il mondo si punta sulla scienza, la tecnologia, l’innovazione e la cultura per costruire una società migliore e più ricca, non solo in termini economici ma anche di idee, di benessere, biodiversità biologica e umana ecc. In Italia invece tutto ciò stenta ad affermarsi, si preferisce lasciare che i singoli si arrangino, che se la cavino da soli. È quanto emerge anche dal libro di Marco Pivato, Il miracolo scippato pubblicato da Donzelli poche settimane fa.

Marziani di Terra, terrestri di Marte

LIBRI - Fa più paura pensare che siamo soli nell'universo o piuttosto credere che ci sia qualcun altro – magari verde e con un'intelligenza superiore – là fuori? Non saremo mica noi i veri marziani? Proprio i terrestri, quelli che “tutto ruota intorno a noi”. Se lo chiede – e ce lo chiede – Giovanni F. Bignami nel suo I marziani siamo noi, edizioni Zanichelli.

Mysteri

Vale la pena di investigare su quei fenomeni che ci sono presentati come paranormali? Non basterebbe liquidare qualunque storia di...

Partita aperta fra Lui e Lei

LA VOCE DEL MASTER - “How our minds, Society and Neurosexism Create Difference” (come le nostre menti, la società e il neurosessismo creano le differenze) e “The flaws in the Science of Sex Differences” (le imprecisioni nella scienza delle differenze sessuali): così sottotitolano Cordelia Fine e Rebecca M. J. Young i rispettivi “Delusions of Gender” e “Brain Storm” (recensiti da Science magazine, dicembre). I sottotitoli lasciano ben intendere il taglio dei due saggi. Ci si muove in un contesto delicato, dove la partita non è mai chiusa: le differenze di genere. Comportamenti violenti, reazioni fisiche, tendenza alla focalizzazione del pensiero sul sesso, abilità matematica? Le inevitabili conseguenze di quel sei volte e mezzo in più di materia grigia presente nel cervello uomo! Estrema disponibilità e comprensione, abilità di gestire in contemporanea caffè, bambini e altre mille faccende? Frutto della strutturazione e della quantità di materia bianca nel cervello femminile! Studi e conclusioni che spesso hanno il retrogusto di strumentalizzazione scientifica volta definire oggettivamente una differenza di genere che giustificasse una gerarchia intellettuale o collocasse inderogabilmente gli uomini o le donne “al loro posto”.

Viaggio nel cervello dei malati

LIBRI - Una guida per i professionisti della salute, perché abbiano coscienza di ciò che i loro gesti determinano nella mente dei pazienti, e una lettura affascinante per tutti coloro che si interessano di neuroscienze, alla scoperta di ciò che accade nel cervello dei malati, dall’apparire dei primi sintomi fino alla terapia. È il viaggio che Fabrizio Benedetti, docente di fisiologia all’Università di Torino e ricercatore dell’Istituto nazionale di neuroscienze, compie in The patient’s Brain, edito dalla Oxford University Press. «L’ipotesi centrale del libro è che il rapporto medico-paziente sia un sistema sociale basato su processi cerebrali, che funziona come un meccanismo di difesa e la cui evoluzione può essere seguita a partire dagli organismi più semplici fino all’uomo» spiega lo scienziato.

Donne e uomini: per natura o per cultura?

LIBRI - “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere”. Così scriveva John Gray, uno dei più grandi esperti di psicologia delle relazioni, nel suo libro più noto, pubblicato con questo titolo. Negli anni ’90 il suo è stato il libro in assoluto più acquistato, dopo la Bibbia; ne sono stati venduti 30 milioni di copie in tutto il mondo, con traduzioni in 40 lingue. Segno che il rapporto tra uomini e donne ai lettori interessa.

Contro i neodarwinisti

Intervista a Massimo Piattelli Palmarini Ascolta l'intervista integrale di Oggiscienza a Massimo Piattelli Palmarini   LIBRI - Gli errori di...
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