I batteri presenti nell'intestino sembrano essere coinvolti nello sviluppo del Parkinson. Crediti immagine: Public Domain, Wikimedia Commons SCOPERTE – Cambiamenti...
SALUTE - Milioni di persone soffrono della malattia di Parkinson, un disordine del sistema nervoso che riduce la mobilità, induce tremore a riposo e si aggrava al passare del tempo. Poiché la popolazione mondiale invecchia, si stima che il numero di persone colpite dalla malattia andrà crescendo anno dopo anno. Eppure, malgrado si siano sperimentate diverse terapie efficaci nel trattamento dei sintomi del Parkinson, nulla rallenta la progressione della malattia.
Mentre non è noto cosa esattamente causi il disturbo, ci sono però indizi che puntano a un colpevole particolare: una proteina detta alfa-sinucleina. Si pensa che questa proteina, che si trova comunemente in tutti i pazienti affetti da Parkinson, diventi uno dei responsabili della malattia nel momento in cui si lega in gruppi, o aggregati, e diventa tossica, uccidendo i neuroni.
Un gruppo di ricercatori dell'Università della California di Los Angeles (UCLA) ha trovato il modo di evitare che si formino aggregati: non solo il nuovo metodo non sarebbe tossico, ma riuscirebbe anche a scindere gli aggregati già esistenti
SPECIALE 150 ANNI - Elena Cattaneo è un punto di riferimento per gli scienziati che a livello internazionale lavorano nel campo delle cellule staminali e delle malattie neurodegenerative, e la sua è senz’altro la storia di una donna tenace e piena di entusiasmo che ha dedicato una vita intera alla ricerca e alla sfida per superare i limiti. Ma senza dimenticare che c’è una vita anche fuori dal laboratorio.