A otto mesi di distanza hanno ritrovato i suoi resti in fondo al Lago Chebarkul, in Russia. Non capita tanto spesso che cada dal cielo un oggetto del genere, e un gruppo composto da 57 ricercatori non si è lasciato sfuggire l'occasione di studiarlo.
IL PARCO DELLE BUFALE - Visto che giustamente una lettrice ci fa notare che abbiamo fatto le pulci allo studio sulla diatomea dallo spazio solo basandoci su quello che abbiamo letto in giro (a dire il vero ho letto io stessa il paper, e molti commenti sono derivati da quella lettura) ma non a testimonianze dirette ho pensato di chiedere il parere di qualche esperto. Ho contattato Michele Maris, della sezione triestina dell'INAF, esperto di pianeti, che ha prontamente messo su un team di debunker (insieme a Marcella D'Elia, INFN, e Domenico Licchelli, INAF) e si è messo al lavoro per noi. Inoltre ho lanciato un appello anche oltre oceano a Sandra Pizzarello, biochimica della Arizona State University ed esperta di astrobiologia, che ha subito risposto al mio appello.
Licchelli dice: "le diatomee ci sono e sono anche carine" però aggiunge che prima di tutto bisognerebbe dimostrare l'origine extraterrestre di quel frammento e sia lui che Maris ne dubitano fortemente. "Quello che mi aspetto è di vedere almeno nella prima delle loro foto la crosta di fusione o un qualche segno di shock termico sul meteorite, cosa che nelle foto non si vede," spiega Maris
IL PARCO DELLE BUFALE - Lo scrive Bignami sul blog di Focus, lo riprende anche repubblivca con tanto di foto (anche se misteriosamente pur apparendo nella pagina delle scienze, il link all'articolo non funziona), e se fate una ricerca su Google ne trovereta a pacchi di siti che ripetono a pappagallo "Trovata la prova dell'origine extraterrestre della vita".
Con buona approssimazione vi dirò subito che questa notizia è falsa. Sono vari gli argomenti che smontano le conclusioni tratte nell'articolo pubblicato sul Journal of Cosmology, che sono più o meno queste:
In Shri Lanka lo scorso dicembre s'è visto sfrecciare un meteorite nel cielo. I pezzi sono stati trovati per terra e mandati a un laboratorio. Al microscopio sono state osservate delle strutture molto simili alle diatomee (alghe unicellulari). Dato che sono fossili non possono provenire dalla Terra e quindi non sono contaminazioni. Dunque si tratta di vita extraterrestre