La redazione di Oggi Scienza è lieta come sempre, anche se questa volta un po' meno, di pubblicare in esclusiva mondiale il messaggio arrivatole dalla rover Opportunity.
George Clooney e Sandra Bullock, con il film Gravity della scorsa estate, hanno reso famoso un problema che per i dispositivi spaziali è destinato a diventare sempre più serio. Così come raccontato al cinema, shuttle e satelliti in orbita rischiano in continuazione di essere colpiti dalle migliaia di detriti e frammenti che riempiono lo Spazio appena al di fuori dell’atmosfera terrestre.
"La colpa non sarà di nessuno, comunque vada è stato un grande viaggio". Dopo aver pronunciato queste parole, la dottoressa Ryan Stone, alla sua prima missione spaziale, tenta un disperato rientro sulla Terra. Stiamo parlando di Gravity, l'ultimo film del regista messicano Alfonso Cuaròn che arriva nelle sale cinquant’anni dopo il volo della prima donna nello spazio. La russa Valentina Tereshkova, che allora aveva solo 26 anni, decollò il 16 giugno 1963 e rimase per tre giorni in orbita nella capsula Vostok 6
Ognuno può vantare il suo record personale. C’è chi ai tempi dell’università era capace di restare a letto per due interi giorni, e chi è riuscito a concludere la lettura di tutta La Recherche costretto a letto una settimana da una polmonite. Qualcuno è andato anche oltre: nel 1969, John Lennon e Yoko Ono hanno protestato contro la guerra in Vietnam con un bed-in di due settimane. Ma l’impegno richiesto dall’ultimo esperimento lanciato dalla NASA rischia di sbaragliare qualsiasi primato dei più appassionati amanti del riposo a oltranza.
Chandra è un nome che ricorda terre lontane. Chandra, però, non è solo il nome di una divinità induista ma anche del telescopio impegnato nella principale missione della NASA che si dedica all’osservazione del cielo attraverso i raggi X.
Il Voyager 1, una delle due sonde gemelle lanciate nel 1977 e progettate per l'esplorazione dei pianeti del Sistema Solare, potrebbe trovarsi ora nello spazio interstellare. Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista The Astrophisical Journal Letters il limite sarebbe stato oltrepassato il 27 luglio 2012
La Nasa ha reso noto che il 20 giugno scorso il Sole ha liberato in direzione della Terra una violenta espulsione di massa coronale (CME). Si tratta di un fenomeno comune, specie quando si avvicina la fine di un ciclo solare, come accadrà tra pochi mesi.
LA VOCE DLE MASTER - Record spaziali per Opportunity. Il Rover della NASA, che era stato progettato per restare attivo per circa 90 giorni, finirà nel Guinness dei Primati essendo il veicolo NASA che ha percorso il maggior numero di chilometri su una superficie extraterrestre: ben 35,76 chilometri, superando il precedente record Usa di 35,7 chilometri registrato nel 1972 dal Lunar Roving Veichle.
Il piccolo Rover della NASA è stato lanciato nel 2004 per prelevare e analizzare una grande varietà di rocce e di tipi di terreno, con la speranza di ottenere indizi della presenza di acqua nel passato. E ora, dopo nove anni di esplorazioni, la sua missione sul Pianeta Rosso sembra non essere ancora finita