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Brad e la prosopagnosia

SALUTE - In questi giorni non si fa che parlare della famiglia Jolie-Pitt, anche su queste pagine. Prima la scelta di Angelina in fatto di prevenzione del cancro al seno. Poi, non passa che una manciata di giorni, ed ecco che i media si scatenano sui disturbi neurologici di Brad. L'intervista uscirà sull'Esquire solo il 31 maggio, ma già è stato fatto trapelare qualche gustoso leak: Brad Pitt avrebbe confessato di soffrire di un disturbo poco noto, che gli provoca anche notevoli disagi con le persone. Il divo infatti fatica a riconoscere i volti (passando spesso per un gran maleducato, dice lui). Non si sa molto di più di questo, ma è probabile che nell'intervista di venerdì prossimo emerga qualche particolare in più. Pitt comunque ammette di non aver avuto una diagnosi precisa riguardo al disturbo che lamenta. Non sono un medico, ma ho un passato da scienziata cognitiva, e il signor Pitt ha descritto in soldoni quella che è nota come prosopagnosia, ovvero un'agnosia selettiva per i volti umani. È un disturbo ben noto in neuropsicologia, e come tutti queste agnosie e difficoltà cognitive focali (come le afasie - difficoltà nel linguaggio -, le dislessie - difficoltà nella lettura -, le aprassie - difficoltà motorie di origine cerebrale -, ecc.) che non si accompagnano a deficit complessivi nel QI, anzi spesso si possono riscontrare in persone molto intelligenti in senso complessivo, hanno svelato molti segreti del cervello

Maschilisti senza saperlo

NOTIZIE - Sono poche le persone che dichiarano apertamente e consapevolmente che le donne sono meno portate per certi compiti o abbiano scarse abilità. Ma se si studiano gli stereotipi dal punto di vista neurologico e cerebrale si scopre che molti uomini, in fondo, sono dei gran maschilisti.

Lo scrittore che ha imparato a leggere

NOTIZIE - Oliver Sacks non ne sbaglia una. Questa volta il celebre neuropsicologo mette a nudo l'alessia, un forma severissima - a dire il vero abbastanza rara – di dislessia, in cui l'individuo perde completamente la capacità di leggere. E come sempre lo fa con grazia, semplicità, trattando i “casi” non come pazienti ma come persone. La storia è avvincente e l'aveva già raccontata qualche anno fa in un libro a quattro mani dal titolo “The Man Who Forgot How to Read: A Memoir” scritto proprio insieme a Howard Engel, scrittore noir canadese colpito dal disturbo. Oggi, grazie alla collaborazione fra Sacks e il fumettista Lev Yilmaz da questa storia è nato anche un racconto a fumetti (che vedete nel video qui sopra).